Incontro bilaterale 2023 Unione Europea – Turchia sulle nocciole: intervista a Gianluca Griseri

0

Il 20 dicembre scorso si è tenuto, in videoconferenza, l’annuale incontro Ue-Turchia sulle nocciole, a cui hanno preso parte le Organizzazioni dei principali Paesi produttori di nocciole in Europa ovvero l’Italia, la Francia, la Spagna e la Turchia.

In rappresentanza della delegazione Copa-Cogeca, per conto di Confagricoltura, come relatore, ha partecipato all’incontro Giampaolo Rubinaccio, presidente della sezione economica “Frutta in guscio” della Campania, e come auditori Sara Nicola e Gianluca Griseri, rappresentanti di Confagricoltura al Tavolo corilicolo del Mipaaf.

Per  la prima volta l’incontro bilaterale EU e Turchia ha dedicato una intera sezione  alla difesa fitosanitaria. E’ il segnale della crescente difficoltà che i corilicoltori incontrano nel far fronte a vecchie e nuove avversità parassitarie in continua evoluzione.

Abbiamo chiesto a Gianluca Griseri qualche approfondimento per meglio informare i nostri lettori.

Innanzitutto quali sono le finalità di questo importante incontro annuale, che vede coinvolti alcuni dei principali Paesi produttori di nocciole, visto che gli stessi sono di fatto in concorrenza?

E’ un momento di confronto e di scambio di informazioni sull’andamento del comparto del nocciolo a livello internazionale dove vengono presi in esame tutti gli aspetti della filiera produttiva.

Come si è svolto l’incontro e quali i temi trattati?

In questa edizione l’incontro si è svolto in due momenti: al mattino i maggiori produttori di nocciole hanno presentato i dati su: produzioni, superfici coltivate, prezzi, consumi ed esportazioni. Al pomeriggio invece si è posta l’attenzione sulle maggiori problematiche fitosanitarie che colpiscono il nocciolo e sulla crescente riduzione di principi attivi che possono essere impiegati per una corretta difesa nel rispetto dell’ambiente.

In tutte le presentazioni è stato da subito chiaro come per tutte le nazioni produttrici, nonostante un aumento delle superfici a nocciolo, ci sia stato un generalizzato calo delle produzioni. Come si può vedere dalle due tabelle successive. L’Italia è il paese dove la diminuzione di produzione, nonostante l’aumento della superficie, è risultato essere maggiore. La previsione di produzione per la campagna in corso è di circa 52-57 mila tonnellate, nettamente inferiore rispetto all’anno precedente.

Superfici coltivate in Italia dal 2021 al 2023
Produzioni in Italia dal 2021 al 2023

La coltivazione in Spagna, concentrata in Catalogna, nella campagna 2023/2024 ha prodotto 6.900 tonnellate di nocciole in guscio. Anche in questo caso siamo comunque lontani dal potenziale produttivo del Paese e a pesare, ancora una volta, è stato l’anomalo andamento climatico.

In Francia il 98% della produzione è rappresentato da un’unica cooperativa – Unicoque – che riunisce 350 produttori per oltre 7.000 ettari e 11.000 tonnellate di nocciole prodotte. Anche in Francia i noccioleti sono stati colpiti dalla cimice asiatica ed i produttori hanno rimarcato la forte preoccupazione per il crescente numero di parassiti presenti nelle coltivazioni e l’esiguo numero di molecole disponibili per la difesa fitosanitaria.

La Turchia rimane il primo produttore mondiale di nocciole con una crescita sia delle superfici a noccioleto, sia degli investimenti legati a tutta la filiera. La produzione 2023 dovrebbe raggiungere 650 mila tonnellate di nocciole in guscio, in diminuzione rispetto all’annata precedente valutata in 765 mila tonnellate.

Produzioni in Turchia dal 2015 al 2023

Quale quadro emerge riguardo la produzione di nocciole in Italia e negli altri Paesi? Le criticità che si sono evidenziate in Italia nel corso di questa annata a causa dell’andamento climatico hanno avuto riscontro anche in altre aree?

Le maggiori criticità derivano dal forte impatto legato ai cambiamenti climatici: siccità prolungata, scarse precipitazioni, temperature molto superiori alla media stagionale, scarsa impollinazione, cascola precoce dei frutti in alcuni areali, piogge abbondanti durante i periodi di raccolta. A tutto ciò si aggiunge una sempre maggiore presenza di attacchi parassitari come la cimice asiatica, il nuovo oidio del nocciolo (Erysiphe corylacearum), difficilmente contenibili con la sempre più ristretta gamma di principi attivi a disposizione degli agricoltori.

Sono emerse differenze significative tra i vari Paesi relativamente alle avversità parassitarie e ai fitofarmaci a disposizione per combatterle?

Nel pomeriggio i vari interventi sono serviti a presentare la situazione fitosanitaria presente nei singoli paesi. E’ subito risultato chiaro che fondamentalmente le problematiche da combattere sono le stesse per tutti i paesi produttori, sia per quanto riguarda gli insetti, es. le cimici, sia per quanto riguarda i funghi, es. oidio turco. Purtroppo però le armi per attuare una efficace lotta  sono diverse. Grande è la differenza sia per numero che per efficacia dei principi attivi utilizzabili in Turchia rispetto a quelli utilizzabili in Europa, anche considerando le incombenti “minacce” di ulteriori restrizioni.

E veniamo al punto sul quale è adesso concentrata l’attenzione dei produttori e che desta non poche preoccupazioni: il prezzo. Se ne è parlato nel corso dell’incontro e sono emerse situazioni analoghe anche per gli altri Paesi?

Nonostante un generalizzato aumento dei prezzi delle nocciole che riguarda tutte le nazioni partecipanti, l’aumento dei costi di produzione dovuti ai rincari dell’energia, dei concimi, dei fitofarmaci, del gasolio, la diminuzione delle produzioni e gli investimenti elevati, hanno fatto sì che, spesso in questa ultima campagna, i costi abbiano superato i ricavi. Tale situazione genera comprensibilmente preoccupazione fra tutti i produttori.

Per concludere sono emersi spunti di lavoro e proposte operative per il prossimo futuro?

Dati certi e informazioni certe sono gli strumenti sui quali è possibile provare a programmare il futuro del nocciolo in Italia, in Europa, in Turchia e nel resto del mondo. Per garantire una sostenibilità ambientale, ma anche economica nella produzione di nocciole, è fondamentale confrontarsi periodicamente, interagire e collaborare su tutti gli aspetti che interessano la filiera: dalle tecniche di coltivazione, alla difesa fitosanitaria, al confronto varietale, alla ricerca e all’innovazione tecnologica fino alla trasformazione e commercializzazione del prodotto.  

Scarica le presentazioni:

Produzioni, esportazioni, prezzi e consumi in Turchia

Gesa Wesseler – Unione Europea: produzioni, esportazioni, prezzi

Giampaolo Rubinaccio – Il settore corilicolo in Italia

Josep LI. Bosque – Rassegna sulla campagna corilicola 2022-2023 in Spagna

Jean Luc Reigne – Produzioni, prezzi e situazione fitosanitaria in Francia

Leonard Shumbe – Proteggere la sanità delle piante nell’Unione Europea in un mondo che cambia (Focus sull’importazione dei noccioli)

Yalçın Ocak – Normativa e criteri fitosanitari in Turchia

Eric Liégeois – Procedura di approvazione delle sostanze attive e prodotti fitosanitari nell’Unione europea

Nesrin Çakir Arican – Sistema di registrazione e di introduzione dei prodotti fitosanitari in Turchia.

COPA COGECA EU – Situazione fitosanitaria e prodotti per la difesa nell’Unione Europea

Jean Luc Reigne – Principali avversità e prodotti fitosanitari in Francia

Ebru Gümüş Minnetoğlu – Principali avversità e prodotti fitosanitari in Turchia

Un particolare ringraziamento alla direzione degli uffici della sezione “Direzione politiche di sviluppo economico delle filiere Agroalimentari” di Confagricoltura Roma e al Direttore di Confagricoltura Cuneo per aver concesso l’utilizzo delle presentazioni dell’incontro.

Copyright: NocciolaRe

Pubblicato: 18-01-2024

Comments are closed.