Introduzione
L’Italia con circa 71 mila ettari, dislocati tra Piemonte, Lazio, Campania e Sicilia, e con produzioni oscillanti tra 100 mila e 130 mila tonnellate all’anno, è il primo produttore di nocciole europeo. Il settore corilicolo sta vivendo un periodo di forte crescita e l’innovazione in corilicoltura, nel senso più ampio del termine, diventa fondamentale.
In Piemonte, in particolare, lo studio e diffusione di cloni più performanti per produttività e resa in sgusciato rispetto all’ecotipo standard, diffusione di portainnesti non polloniferi e sistemi per una corretta distribuzione di agrofarmaci sono esempi di tecniche sperimentali ancora in via di definizione. L’obbiettivo da raggiungere è la riduzione dei costi di produzione e il mantenimento degli standard qualitativi ed ambientali. Nell’attesa che queste tecniche colturali vengano messe a punto e standardizzate, l’utilizzo di biostimolanti fogliari può dare un contributo sull’aumento qualitativo delle nocciole prodotte, mantenendo costante od addirittura aumentando la produttività per unità di superficie con un incremento della resa allo sgusciato.
Su quest’ultimo aspetto si è incentrato il lavoro svolto nella campagna 2018 da SAGEA Centro di Saggio, attraverso l’effettuazione di una prova sperimentale su Tonda Gentile Trilobata volta ad ottenere un incremento produttivo e di resa con l’applicazione di un biostimolante fogliare, commissionata da Syngenta Italia per saggiare il prodotto ISABION.
ISABION è un prodotto fertilizzante ad azione biostimolante di origine naturale indicato per tutte le colture; è composto da una miscela bilanciata di aminoacidi liberi e di peptidi a catena corta e catena lunga. Gli aminoacidi presenti in maggior quantità sono: glicina, prolina e idrossiprolina, acido glutammico, serina, arginina e alanina. Inoltre ha un peso molecolare medio <2000 dalton, indice di alto contenuto di aminoacidi liberi e a corta catena, per una veloce assimilazione e prontezza di azione.
ISABION promuove la vigoria e lo sviluppo radicale, induce una migliore fioritura, promuove l’allegagione, migliora la quantità e la qualità della produzione. Gli effetti biostimolanti di ISABION sono maggiormente evidenti nei momenti in cui le piante hanno un maggior fabbisogno energetico per il loro sviluppo vegetativo e la produzione di enzimi e ormoni. In queste fasi ISABION è un valido aiuto per la pianta:
- incrementa lo sviluppo radicale e vegetativo
- favorisce l’induzione fiorale, allegagione e fruttificazione
- stimola la fase di maturazione della produzione
Impostazione della prova
La prova è stata condotta in Piemonte, in provincia di Cuneo e precisamente a La Morra, in un’azienda ad indirizzo misto (vite e nocciolo). Il corileto era allevato con sistema a vaso cespugliato, privo di irrigazione. Si è scelto un corileto ad inizio produzione, quindi relativamente giovane, per massimizzare l’effetto biostimolante e quindi rilevare meglio le eventuali differenze produttive. La prova sperimentale si componeva di tre tesi (tabella 1), ognuna delle quali è stata replicata quattro volte per poter poi effettuare i confronti statistici. Il prodotto biostimolante ISABION è stato applicato ad un dosaggio di 3 L/ha, tre volte su ciascuna tesi, in momenti diversi. Sulla tesi 2 i trattamenti sono iniziati subito dopo la fase di allegagione (applicazione A – 10 maggio), il secondo intervento è stato eseguito il 24 di maggio (applicazione B) e sono terminati il 9 giugno (applicazione C), prima della fine della cascola fisiologica. Sulla tesi 3, invece, i momenti di applicazione sono stati traslati in avanti e il primo intervento è stato eseguito il 24 maggio (applicazione B), il secondo il 9 di giugno (applicazione C) mentre l’ultima applicazione è stato fatta il 25 giugno (fase di formazione del seme, applicazione D). Come riferimento è stato utilizzato un testimone non trattato (tesi 1).
Tutte le applicazioni sono state effettuate con un volume d’adacquamento pari a 1000 L/ha, utilizzando l’atomizzatore aziendale adeguatamente tarato tenendo conto dello sviluppo e dell’altezza della chioma per ottenere la migliore bagnatura fogliare possibile.
I rilievi sono stati eseguiti al momento delle raccolte aziendali, ovvero il 21 di agosto e il 5 di settembre, valutando la produzione ottenuta per parcella (kg di nocciole su 4 piante raccolte), per ettaro di superficie, e la resa allo sgusciato differenziando il dato tra resa totale e resa netta. Per valutare la qualità dei semi, è stata rilevata la percentuale di avvizzito, di marcio e avariato (percentuale di frutti non commercializzabili) insieme alla percentuale di frutti vuoti. Attraverso analisi di laboratorio, si sono anche eseguiti i rilievi sulle percentuali in acidi grassi e di umidità.
I rilievi sulla produttività e sulla qualità dei frutti (ad eccezione dei parametri di umidità e percentuale di acidi grassi) sono stati operati da SAGEA Centro di Saggio s.r.l.
In primavera 2019 verrà eseguito un ultimo rilievo sulla percentuale di fioritura, con lo scopo di valutare la capacità di differenziazione delle gemme durante il periodo invernale e quindi valutare eventuali interferenze sulla produttività nella prossima campagna.
Risultati della prova
In tabella 2 vengono riassunti i risultati ottenuti dalle valutazioni in campo. Il 21 di agosto, alla prima raccolta, è stato eseguito il primo rilievo sulla produttività ottenuta su 16 piante per trattamento. Le tesi trattate con ISABION hanno mostrato un significativo aumento di produzione se comparati con il testimone aziendale, mentre l’applicazione tardiva del biostimolante (tesi 3) ha mostrato anche i migliori risultati in termini di produzione per ettaro differenziandosi anche dalla tesi 2. Se in termini di resa allo sgusciato non sono state osservate differenze significative all’elaborazione statistica, l’applicazione tardiva di ISABION a 3 L/ha (tesi 3) ha registrato il più alto valore di resa netta allo sgusciato, con una media del 48.7%, aumentando di oltre due punti percentuali la resa rispetto al testimone non trattato, come illustrato in tabella 3. Per quanto riguarda la qualità dei semi, in tabella 4 vengono riportati i valori ottenuti dai rilievi in post-raccolta. Una diminuzione della percentuale di frutti non commercializzabili è stata rilevata sulla tesi 3 (0,8%) che differenziandosi statisticamente dal testimone non trattato ha fatto registrare anche la minore percentuale in termini di vuoto (3,3%).
Le prime risposte
Dai primi risultati ottenuti, si evidenzia una buona azione biostimolante del prodotto ISABION applicato a 3 L/ha. Se in termini quantitativi entrambe le strategie hanno mostrato incrementi produttivi rispetto al testimone non trattato, le applicazioni posticipate del prodotto ISABION sembrano ottenere maggiori risultati anche in termini di resa netta allo sgusciato. Parallelamente all’aumento di produzione e di resa, percentuali inferiori di vuoto e di frutti non commercializzabili sono stati registrati per la tesi trattata con applicazioni tardive di ISABION.
Ulteriori valutazioni saranno oggetto di studio nella primavera 2019 con rilievi sul ritorno a fiore e con altre sperimentazioni, anche se da queste prime indicazioni ISABION sembra incrementare la produttività e, quando applicato fino alla fase di formazione del seme, può indurre ad un aumento di resa allo sgusciato con diminuzione della percentuale di vuoto e di frutti non commercializzabili.
Pubblicato 07/02/2019
AUTORI
Marco Moizio
Faustina Torri
SAGEA Centro di Saggio s.r.l.