Diminuire l’alternanza della produzione nel nocciolo

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Per ridurre i fenomeni di alternanza di produzione nel nocciolo, una delle pratiche più importanti è legata alla fertilizzazione. Da prove che SCAM ha effettuato su diversi corileti nel corso degli ultimi anni si è potuto appurare che la fertilizzazione con concimi Organo-Minerali, contenenti matrici altamente umificate, incide in maniera determinante nel risultato vegeto-produttivo.

Per una corretta concimazione dei noccioleti, oltre a tenere in considerazione le caratteristiche del terreno, lo stato vegetativo e l’età delle piante, che condizionano le dosi e le epoche di somministrazione, è importante considerare la tipologia del fertilizzante somministrato.

Mentre una concimazione azotata primaverile è sufficiente per i primi anni di impianto, con noccioleti in piena produzione è fondamentale somministrare il concime sia in autunno che in primavera. Ovviamente a differenti esigenze della pianta corrispondono differenti formulati NPK. In primavera è importante apportare un fertilizzante con un rapporto NPK 2-1-3, mentre in autunno è molto più importante aumentare il quantitativo potassio e fosforo, al contrario dell’azoto che è di minore importanza, e quindi il rapporto NPK ideale per un fertilizzante autunnale sarà 1-2-3. Considerando i cambiamenti climatici, e i conseguenti stress abiotici che colpiscono sempre maggiormente i nostri corileti, l’utilizzo di una fertilizzazione frazionata organo minerale con un idoneo fertilizzante con matrice altamente umificata, oltre a consentire di ottenere produzioni elevate e di buona qualità, consente ai terreni di rimanere fertili nel tempo. SCAM, in collaborazione con SATA ha deciso di collaborare ad una prova che dia delle risposte concrete su tema dell’alternanza di produzione.

SATA, Servizi Integrati per la Filiera Agroalimentare, insieme a SCAM, ha approntato una prova pluriennale sul nocciolo, presso un’azienda nei pressi di Asti, Castello di Annone, per valutare la riduzione dell’alternanza della produzione. Nello schema sperimentale, basato su fertilizzazioni radicali, fogliari e per fertirrigazione, un punto comune a tutte le tesi della prova, fatta eccezione per quella aziendale, è la distribuzione frazionata di fertilizzanti Organo-Minerali SCAM con matrice altamente umificata che apporta in maniera stabile e intimizzata, circa 3 kg di acidi umici per ogni quintale di fertilizzante somministrato. I concimi Organo-Minerali NPK utilizzati in tutte le tesi della prova sono Vignafrut MB, per la concimazione primaverile, concime NPK con un rapporto 2-1-3 e Belfrutto MB, per le concimazioni autunnali con rapporto 1-2-3.

La prova, condotta in un corileto di Nocciola Tonda Trilobata del 2018 con densità di impianto di 500 piante/Ha, è stata ideata a blocchi randomizzati e dovrà valutare nei prossimi anni la qualità dell’allegagione, la produzione, la resa produttiva, la resa allo sgusciato e i difetti riportati dalle nocciole prodotte. L’obiettivo chiave della prova rimane comunque la minore tendenza all’alternanza delle produzioni nei differenti anni. Il corileto scelto, nell’anno precedente alla prova aveva evidenziato una produzione importante.  

Alla fine del primo anno di prova il primo risultato che si può riportare è la maggior produzione della tesi 1, concimata esclusivamente con formulati SCAM, fertilizzanti Organo-Minerali con apporti frazionati, primavera/autunno, con concimi fogliari a base di boro, microelementi e alga, e fertirrigazione con concimi Organo-Minerali fluidi.  Il risultato più interessante della tesi concimata interamente con formulati SCAM, per il primo anno di prova, è il minor numero di nocciole vuote o difettate, che evidenza la maggior resistenza che questo piano di concimazione offre alle piante anche in presenza delle oggettive difficoltà ambientali che gli impianti di nocciolo stanno affrontando in questi ultimi anni. Un altro dato interessante, dal punto di vista economico, è quello della resa allo sgusciato, dove la tesi SCAM ha evidenziato importanti potenzialità.  Sarà interessante appurare alla fine degli anni di prova, la diminuzione dell’alternanza negli anni della produzione, importante per permettere una migliore gestione economica dell’azienda.

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