Nocciolo e agricoltura rigenerativa: i benefici per clima e ambiente

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Nocciolo e agricoltura rigenerativa

La sostenibilità ha radici profonde in corilicoltura e il nocciolo presenta performance interessanti di resilienza e di assorbimento di anidride carbonica atmosferica (clicca qui per approfondire il carbonio sequestrato dal noccioleto): la sua impronta di carbonio è minima, tanto da renderlo ideale per l’avvio di un approccio colturale rigenerativo. Questi aspetti sono stati approfonditi durante conferenza internazionale “Resilienza e sostenibilità della coltivazione delle nocciole” organizzata da Dip. Safe dell’Università della Basilicata, Rete d’impresa Basilicata in guscio e Ferrero HCo a Potenza nel corso della prima edizione di Agriworld.

Docenti universitari, ricercatori, esperti e tecnici hanno parlato delle corrette tecniche di gestione sostenibile del nocciolo, riportando studi ed esperienze; ma anche analisi dell’adattabilità delle nuove varietà e delle nuove tecniche di allevamento.

Il nocciolo può quindi giocare un ruolo da protagonista e diventare un modello di agricoltura rigenerativa. Su Terra e Vita potete leggere un dettagliato resoconto della conferenza (clicca qui per continuare a leggere su Terra e Vita).

Una coltura con alte performance di resilienza e di assorbimento di CO2 atmosferica. Da Agriworld la ricetta di Ferrero HCo per il rispetto di suolo e clima

Copyright: Terra e Vita

Pubblicato 20-06-2023

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