Nocciolo, quali Paesi tenere sott’occhio

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La corilicoltura italiana fa scuola in tutto il mondo, a partire dal materiale vivaistico. Con Sara Nicola, responsabile vendite dell’azienda piemontese Vivai Nicola, e con il fratello Diego Nicola, responsabile tecnico, facciamo il punto della situazione sul mercato dell’export.

“Facciamo una premessa – dice la giovane manager – Il consumo di frutta in guscio, e di nocciole in particolare, è in aumento in varie parti del mondo: a nessuno piace dipendere da altre nazioni produttrici e chi ha le possibilità e zone vocate all’interno dei confini nazionali cerca di sviluppare una sua produzione. Questo è un fattore che mantiene vivo il mercato vivaistico”.

Quali sono i Paesi produttori in rampa di lancio?

Nell’est Europa si sta investendo molto. Poi ci sono tutti gli areali vocati che partono dalla Turchia e vanno verso il Daghestan e l’Azerbaijan. Nell’Europa continentale si riscontrano buone performance in Romania e Ungheria: sono zone molto valide dove le piante si sviluppano bene. Infine, sempre nel Vecchio Continente, notiamo un interesse crescente da parte di Spagna e Portogallo: si sta piantando abbastanza e i risultati dei produttori sono positivi, credo che in futuro le superfici corilicole cresceranno nella Penisola iberica.

Per il nocciolo c’è da scommettere su Spagna e Portogallo?

La Penisola iberica è partita prima con il mandorlo, una pianta coltivata in maniera intensiva. Con il nocciolo non si sta facendo la stessa tipologia di impianti, ma si preferisce un semi intensivo: magari hanno rese per ettaro superiori a quelle italiane, ma non differenze abissali come nel caso del mandorlo o dell’ulivo.

Spostandoci in America del Sud, un player emergente è il Cile…

Ci sono interessi notevoli, stanno incrementando velocemente gli ettari dedicati al nocciolo e si parla di ottimi risultati. Nel breve termine bisognerà monitorare attentamente le mosse cilene nel campo del nocciolo.

Un vivaio italiano che valore aggiunto porta nel mondo del nocciolo?

Abbiamo la possibilità di fornire piante sviluppate che danno ottimi risultati al trapianto, oltre all’assistenza e alla consulenza che deriva da tanti anni di esperienza in corileto. Per i nostri clienti è una garanzia, le piante da noi fornite, se gestite nel modo corretto, non presentano alcun problema di attecchimento durante la delicata fase del trapianto. Poi disponiamo di un’ampia scelta varietale: confrontandoci con il cliente troviamo il nocciolo più indicato per le sue esigenze (Qui invece un approfondimento sull’Italia).

Copyright: NocciolaRe
Pubblicato: 08-11-2023

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