Gestire bene la raccolta e l’essiccazione per avere nocciole di qualità. Intervista ad un esperto.

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Nell’attuale mercato globale la condizione irrinunciabile per essere competitivi è rappresentata dalla qualità.  Questa però non dipende solo dalle caratteristiche organolettiche dei frutti ma anche da quelle merceologiche, tra le quali, ai fini della trasformazione industriale, assume un ruolo fondamentale l’assenza di difetti.

 Per la prevenzione di questo problema sono essenziali la rapidità di raccolta nonché la corretta esecuzione delle successive operazioni di pulizia, essicazione e conservazione, dopo aver adottato in campo le altre misure in particolare la lotta contro le cimici.

Ad esempio negli ultimi anni in Piemonte si è potuto osservare un aumento della difettosità delle nocciole. In particolare nel 2020 il problema è stato associato alle condizioni di raccolta e di gestione delle fasi successive in presenza di un clima non favorevole (elevata umidità atmosferica e del terreno, alcune piogge, ecc.).

L’annata 2020 ha messo quindi in evidenza l’importanza, per il risultato finale, della gestione delle nocciole una volta raccolte, in particolare dell’essicazione. E’ un aspetto ben noto, ma evidentemente non tenuto in adeguata considerazione da tutti i corilicoltori, spesso anche per motivazioni di organizzazione aziendale, come può essere avvenuto nello scorso anno, caratterizzato da un abbondante raccolto, per cui possono essersi dilatati i tempi di raccolta con conseguente prolungato contatto dei frutti col terreno e rallentamenti nelle successive fasi di essicazione e stoccaggio.

Abbiamo chiesto a Stefano Virga, esperto di FACMA nella realizzazione di impianti di essicazione e stoccaggio delle nocciole, di guidarci nella corretta esecuzione di queste operazioni.

Innanzitutto la raccolta: qualche suggerimento al riguardo?

A causa delle avverse condizioni metereologiche dell’anno 2021 abbiamo, ovunque in Italia, uno scarso raccolto. L’idea di molti produttori sarà quella di ridurre i tempi ed i costi della raccolta, sicuramente facendo un unico passaggio. Questa situazione è senza dubbio sfavorevole per la qualità delle nocciole, poiché il permanere a terra per 15 – 20 giorni, comporta problemi di avaria. Si prevede quindi un livello di qualità inferiore alla norma, anche dipeso dalla scarsità del raccolto. Quindi consigliamo di effettuare i due soliti passaggi di raccolta, anche in presenza di scarso prodotto, al fine di preservare la qualità, aspetto molto importante per le associazioni e le industrie che ricevono le nocciole.

FACMA – Raccoglitrice semovente SEMEK

Una volta che le nocciole arrivano in azienda?

Il prodotto, una volta arrivato in azienda, deve essere pulito ed essiccato (se necessario) tempestivamente, ovvero entro la giornata di raccolta (24 ore).

Le nocciole sporche, una volta scaricate nelle tramogge e/o nastri di ricezione, passano in un ventilatore separatore con crivello rotativo, che provvede a separare tutte le impurità più leggere e più pesanti, più piccole e più grandi rispetto al calibro del frutto.

Successivamente noi come FACMA suggeriamo vivamente la pulizia ad acqua, che avviene in una vasca con coclea, dotata di pompa di ricircolo. Le nocciole galleggiano, mentre le pietre vanno a fondo e vengono espulse da una coclea. Il vantaggio della pulizia ad acqua è in primis la velocità dell’operazione, garantiamo le 9 tons/ora max di capacità lavorativa (vedi i dettagli della vasca di lavaggio FACMA); inoltre consente una ottima efficacia rispetto ai tradizionali sistemi meccanici nella separazione delle pietre; infine effettua un primo lavaggio delle nocciole.

FACMA – Impianto post-raccolta

In seguito queste nocciole vengono convogliate verso un nastro di cernita forato, dotato di ventilatore. Questo nastro ha una duplice funzione: deflusso dell’acqua proveniente dalla vasca ed ispezione visiva del prodotto prima che arrivi nell’essiccatoio.

Infine le nocciole vengono caricate con un nastro oppure un elevatore verticale (a discrezione del cliente) nell’essiccatoio o nella linea di essiccatoi e a questo punto viene definita la sequenza di essiccazione.

Soffermiamoci sull’essicazione che è il punto chiave del processo: come effettuarla nel migliore dei modi?

Si accende la macchina impostando la temperatura dell’aria tra i 50° ed i 55°, temperatura consigliata specificamente per i modelli di essiccatoio Facma.  Essiccare ad una temperatura superiore comporta: rischio di rottura del guscio esterno; rischio di compromettere le qualità organolettiche essendo la nocciola un frutto oleoso. Per 1 ora si tiene in funzione l’essiccatoio, affinché venga raggiunta la temperatura di lavoro. Successivamente si preleva un campione sufficiente per effettuare la misurazione con un igrometro. E’ necessario sgusciare le nocciole e poi si rileva l’umidità del frutto sgusciato. Empiricamente si effettua un calcolo: l’essiccatoio permette di abbassare l’1% per ora circa. Ad esempio se le nocciole calde misurano 15% di umidità, serviranno per lo meno 6 ore di essiccazione. Le nocciole calde ed essiccate devono arrivare al 9% di umidità. Una volta scaricate, nelle 48 ore successive, arriveranno autonomamente e naturalmente al 6% di umidità interna a freddo, ideale per lo stoccaggio e per la vendita alle industrie.

In sintesi il prodotto deve essere pulito da tutte le impurità, essiccato tempestivamente entro la giornata di raccolta e nel modo corretto per raggiungere un’ottima conservazione entro un anno dalla raccolta, in luoghi ottimali per lo stoccaggio (privi di umidità).

Quali consigli daresti ad un’azienda corilicola per dimensionare correttamente il proprio cantiere post-raccolta?

Molte aziende corilicole italiane sottovalutano questo processo, criticità che si è evidenziata durante la stagione 2020. Anche l’industria ha sofferto di questa problematica, non potendo garantire prezzi adeguati per il produttore. Per questo consigliamo alle aziende agricole di attrezzarsi autonomamente per ottenere un prodotto di alta qualità, il quale viene premiato nel prezzo dall’industria.

Come dimensionare l’impianto post-raccolta ideale? Normalmente chiediamo quanti ettari ha l’azienda agricola, ma soprattutto, il dato più importante, è quante nocciole vengono raccolte al giorno. L’essiccatoio deve avere la capacità di essiccare entro le 24 ore tutte le nocciole raccolte in un giorno.

Negli ultimi anni anche le associazioni si stanno attrezzando per migliorare questo aspetto e garantire questo servizio ai soci (vedi la recente inaugurazione del nuovo centro di raccolta nocciole di Ascopiemonte).

Abbiamo macchine di pulizia molto piccole che hanno una capacità di 1 ton/ora, fino a macchine industriali molto grandi per impianti di enormi dimensioni. Proponiamo essiccatoi dalla capacità di 10 quintali fino ai 150 quintali cadauno.

Noi come FACMA, consigliamo alle aziende di attrezzarsi per la fase post-raccolta, considerando che ci sono macchinari per ogni dimensione, i quali sono modulabili e personalizzabili in base a tutte le esigenze dei corilicoltori. Tale investimento è anche realizzabile in varie fasi ed in più anni. Va considerato che i nostri impianti su richiesta possono essere dotati di tecnologia 4.0 per il credito d’imposta ed esistono anche vari bandi dei PSR regionali o delle varie associazioni di categoria per ottenere dei contributi.

Copyright: NocciolaRe

Pubblicato 25-08-2021


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