Perugia, crocevia per l’innovazione del nocciolo

Lo scorso 3 luglio si è tenuta a Casalina di Deruta (PG) presso il Noccio Living Lab dell’Università degli Studi di Perugia e i noccioleti della Fondazione per l’Istruzione Agraria in Perugia, la seconda giornata formativa “Nocciolo e ricerca: innovazioni tecniche e varietali per una corilicoltura competitiva” organizzata da Ferrero HCo, dall’Università di Perugia/Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali, e dalla Fondazione per l’Istruzione Agraria in Perugia (FIA) con media partner Edagricole, Gruppo Tecniche Nuove, Terra è Vita e Rivista di Frutticoltura.

Nel 2024 la prima edizione di questo evento si era svolta presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza (leggi qui il resoconto) e anche quest’anno l’iniziativa ha riscosso un notevole successo in termini di partecipazione raccogliendo un folto pubblico di tecnici, ricercatori e operatori del settore a conferma dell’interesse verso le tematiche riguardanti lo sviluppo della filiera corilicola nel nostro Paese, anche al di fuori delle tradizionali aree di coltivazione.

La mattinata è stata dedicata ad una duplice visita in campo: prima ai campi sperimentali (Noccio Living Lab) dell’Università di Perugia e poi presso i corileti della Fondazione Istruzione Agraria Perugia.

Le visite, coordinate dalla Professoressa Daniela Farinelli, hanno avuto come focus principale la ormai nota Tonda Francescana®, una delle principali novità nel panorama varietale del nocciolo, non solo in Italia: questa varietà è stata brevettata nel 2019 dall’Università di Perugia, che ne ha poi dato in uso la licenza di moltiplicazione e commercializzazione alla FIA. Oltre alle piante di Tonda Francescana® in produzione, i partecipanti hanno avuto modo di vedere altre promettenti varietà di nocciolo frutto dei programmi di miglioramento genetico condotti in Oregon (USA), dall’Università di Torino e dalla Università di Perugia, quali Daria, Tonda Etrusca®, Yamhill. In particolare, è stato visitato un noccioleto, supportato da Ferrero HCo, dove sono coltivate 20 varietà di nocciolo, sia italiane che americane, a confronto con alcune varietà “tradizionali” come Tonda di Giffoni, con lo scopo di individuare quelle più adatte al territorio.

I partecipanti hanno avuto anche modo di vedere un noccioleto con piante micropropagate, innestate su portainnesto non pollonifero e polloni delle più importanti varietà italiane (Tonda Trilobata, Tonda Romana, Tonda di Giffoni e Tonda Francescana®) supportato da Vivai Battistini di Cesena (FO), osservando come le piante micropropagate e le piante innestate siano una valida alternativa al pollone.

Diversa resistenza agli stress abiotici tra una pianta da pollone (sin.) e una innestata (dx.), entrambe di Tonda Gentile Romana – Foto Daniela Farinelli

Nel pomeriggio si è poi tenuto il convegno che, dopo i saluti istituzionali dell’Università di Perugia e dell’Assessore al PNRR e alle politiche agricole e agroalimentari della Regione Umbria Simona Meloni, è stato introdotto da Federico Laudazi, Responsabile Agribusiness Deployment Italia di Ferrero HCo, che ha presentato una sintetica ma esauriente panoramica delle principali criticità della corilicoltura nazionale. Infatti, pur essendo tuttora riconosciuta all’Italia una leadership storica in questo settore, ci si trova a far fronte ad un calo significativo dei volumi di produzione associato ad una variabilità della qualità dovuta a diversi fattori legati al cambiamento climatico (onde di calore e piogge abbondanti durante la raccolta). A tutto questo vanno aggiunte la senescenza di molti impianti, l’età media elevata dei corilicoltori da cui deriva una ridotta propensione agli investimenti, e la comparsa di nuove avversità a fronte di una riduzione dei prodotti fitosanitari utili al loro contenimento.
Per questo Ferrero HCo sta investendo risorse nella ricerca, collaborando con una decina di Università ed altri Enti, nella sperimentazione, nelle attività di monitoraggio (vedi, ad esempio, quella sulla cimice asiatica in Campania) e nel trasferimento di competenze e di formazione per tutti gli attori della filiera corilicola italiana: da qui il senso di questa giornata e di altre iniziative analoghe sul territorio nazionale, circa 150 all’anno.

A seguire il primo intervento a carico di Fabio Rossi, Pro Agri – Gruppo Fat (Fattoria Autonoma Tabacchi) che ha presentato l’interessante processo di sviluppo della corilicoltura in Umbria che vede nella diffusione della Tonda Francescana® un suo punto di forza. Ferrero ne sta valutando con prove industriali l’inserimento nei propri prodotti il che darebbe un’ulteriore spinta all’intera filiera in questa regione.

Daniela Farinelli si è poi soffermata su alcuni dei vistosi effetti dei cambiamenti climatici ed il loro impatto sulla filiera corilicola. Il miglioramento varietale, insieme ad opportuni interventi agronomici, potrebbe dare un significativo contributo al superamento di queste criticità.

Nicolò Botta, della società di servizi SATA, ha presentato i risultati di alcune sperimentazioni condotte con un formulato a base di acido naftalenacetico (NAA), registrato per l’impiego su nocciolo, che si è dimostrato efficace nel controllo dei polloni con una sola applicazione annuale.

Sono poi stati illustrati da Tommaso Barbagli i risultati sinora ottenuti nell’abito di un progetto di ricerca svolto presso l’università olandese di Wageningen e finanziato da Ferrero sui sintomi da carenze nutrizionali del nocciolo la cui individuazione può essere molto utile per l’affinamento della nutrizione della coltura. Il lavoro è stato fondamentale per la creazione di una guida tascabile, che è stata distribuita ai partecipanti dell’evento, utile per il riconoscimento delle carenze nutritive di Macro e Micro elementi.

Infine, molto interessanti i dati sull’impatto della cimice asiatica, avversità che preoccupa non poco i corilicoltori, sulla qualità delle nocciole presentati da Flavia De Benedetta, del gruppo di lavoro del CNR IPSP. La relatrice si è soffermata su due importanti aspetti: da una parte la correlazione tra la fase di sviluppo del seme e il tipo di danno causato dalla cimice (qui un approfondimento) e dall’altra i risultati dell’attività di un “panel test” per identificare le tipologie di cimiciato che sono effettivamente riconoscibili dagli assaggiatori. E’ stato anche evidenziato il ruolo di sostanze prodotte dalla pianta in risposta alla puntura della cimice nell’alterazione delle caratteristiche organolettiche della nocciola. La mole di dati raccolti è notevole e dalla loro elaborazione potranno scaturire ulteriori indicazioni utili all’ottimizzazione delle strategie di difesa per il controllo di Halyomorpha halys.

A concludere l’intensa e ricca giornata i saluti di Mauro Brunetti, Direttore Tecnico della Fondazione per l’Istruzione Agraria in Perugia.

In occasione della giornata sono stati allestiti alcuni stand dedicati ai produttori di mezzi tecnici offrendo così ai partecipanti la possibilità di conoscere le proprie soluzioni per il settore corilicolo. Tra questi era presente la ditta FACMA che ha esposto alcune delle sue macchine più innovative per la raccolta delle nocciole, in particolare Mek1800 per piccole e medie aziende e Semek1000, la più grande della gamma. Inoltre, Comby Tr200, una trincia raccogli sarmenti per la raccolta dei residui di potatura, trincia con disco interfilare per taglio dell’erba e preparazione del corileto.

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Pubblicato 09-07-2025

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