Nessuno ci avrebbe scommesso su un tale risultato quando, meno di 10 anni fa, furono avviate in vivaio le prime coltivazioni di piantine di nocciolo da frutto innestate su piede di nocciolo turco. Con la produzione vivaistica del 2024 ci sarà, nei noccioleti di tutto il mondo (Paesi della UE, dell’Est Europa e del Sud America), oltre un milione di giovani alberi della varietà da frutto brevettata dall’Università di Perugia alla quale, forse per la vicinanza di Assisi, città di San Francesco, fu dato il nome ormai divenuto famoso di Tonda Francescana®.
Il traguardo è il risultato di un lavoro di squadra tra l’Università detentrice del brevetto, il Dipartimento DSA3 del medesimo Ateneo che si dedica alla ricerca e la Fondazione per l’Istruzione Agraria in Perugia, unica licenziataria per la propagazione della varietà, la quale si occupa della produzione e commercializzazione delle piante.
Il lavoro di gruppo ha prodotto continue occasioni di stimolo per le parti interessate creando le condizioni per una crescita di conoscenze a favore di tutti gli attori. Insieme anche ad altri soggetti esterni, si è andato man mano creando un modello innovativo per la coltivazione del nocciolo che intende promuovere la ricerca e l’innovazione, lo sviluppo del comparto e la formazione rivolta a quanti sono quotidianamente impegnati nel migliorare la sostenibilità della filiera corilicola. Il Dipartimento DSA3 dell’Università di Perugia è impegnato nella ricerca tendente a razionalizzare gli schemi colturali, a ridurre il consumo di acqua, nonché a migliorare le tecniche di gestione delle piantagioni. La Fondazione per l’Istruzione Agraria in Perugia (FIA), oltre ad aver realizzato più di 50 ettari di noccioleti nei propri terreni, si è dotata di un moderno polo vivaistico per l’allevamento delle piante della varietà Tonda Francescana® sia moltiplicate con tecniche di micropropagazione che innestate su piede di Corylus colurna. Dalle prove in campo sono emerse precise indicazioni in merito alle più opportune distanze di piantagione da adottare, alle più corrette tecniche di potatura e di gestione del suolo, nonché ai metodi più consigliati per l’irrigazione e per la fertirrigazione in campo, acquisendo una serie di valide indicazioni che possono essere direttamente trasferite ai clienti della struttura vivaistica.
In questa attività di acquisizione e di approfondimento delle conoscenze non è mancato il coinvolgimento di agricoltori, tecnici, ricercatori e altri portatori di interesse. Si è trattato di un modello partecipativo che ha coinvolto specialisti di varie discipline ed esperti di varie parti del mondo interessati al confronto. Ne è scaturito un miglioramento delle conoscenze che va a pieno vantaggio dell’intera filiera corilicola, impegnando ancor di più l’organismo universitario nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecniche e nuove varietà. Allo stesso tempo la struttura vivaistica si è vincolata a seguire modelli di allevamento a basso o nullo impatto ambientale, compresa l’adozione progressiva di portinnesti clonali che garantiscano una perfetta uniformità delle piantagioni e delle loro potenzialità produttive.
Un traguardo che 10 anni fa sembrava irraggiungibile oggi è concreto e già da domani possiamo menzionarlo come un risultato dal quale proporsi per le prossime affermazioni della Tonda Francescana® nel mondo.
Autore: Moreno Moraldi
Copyright: NocciolaRe
Pubblicato: 31-08-2023