Nocciola Tonda Francescana®

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Caratteristiche di pregio della cultivar Tonda Francescana®.

 La scelta della cultivar più adatta alle condizioni aziendali di ciascun produttore può determinare la fortuna o la sventura dell’azienda agricola che intende cimentarsi nella coltivazione della frutta secca.

 Per la scelta ci possono aiutare i risultati delle prove effettuate in campo, per lungo tempo, dall’Università degli Studi di Perugia. Queste hanno consentito di pubblicare una serie di dati che pongono la Tonda Francescana® sempre in testa nel confronto con le altre cultivar diffuse nel Centro Italia. La comparazione ha riguardato i parametri che concorrono al buon reddito dell’agricoltore, mettendo in luce i vantaggi, meglio descritti sotto, che la Tonda Francescana® presenta rispetto alle altre varietà e che la rendono particolarmente interessante nel panorama non solo italiano, ma mondiale. Vale a dire:

a) La produzione dei frutti inizia già al terzo anno, spesso è presente in piccole quantità anche al secondo. In pratica con un anticipo di circa due anni rispetto alle altre varietà ed anche ai propri diretti genitori;

Impianto al quinto anno di Tonda Francescana®
Foto Moreno Moraldi

b) La produttività è ben superiore a quella delle più note cultivar. La maggior produzione è legata all’abbondanza di fiori femminili che caratterizzano la varietà;

Abbondante produzione di frutti di Tonda Francescana®
Foto Romolo Coldagelli

c) Il germogliamento è medio-tardivo, successivo sia a quello della Tonda di Giffoni, sia a quello della Tonda Gentile delle Langhe, caratteristica che la pone in una posizione di vantaggio rispetto alle cultivar più precoci per i rischi legati ai ritorni tardivi di freddo;

d) Il ciclo di sviluppo del frutto è più breve rispetto al panorama delle altre cultivar. Questa caratteristica conferisce alla Tonda Francescana® almeno tre vantaggi competitivi che la fanno primeggiare ed in particolare:

1) La fioritura ed il germogliamento sono medio-tardivi, successivi alla varietà Tonda di Giffoni, così da sfuggire più facilmente ai rischi di gelate fuori stagione

2) La maturazione avviene nella seconda metà di agosto, in anticipo rispetto alle altre varietà, consentendo di mettere al sicuro le nocciole in magazzino ben prima che le piogge di fine estate condizionino la raccolta e limitino l’accessibilità in campo ai mezzi meccanici

3) La rapidità del processo di sviluppo dei frutti e la loro precoce maturazione (vedi tabella sopra) consentono di ridurne il tempo di esposizione ai rischi legati alle intemperie ed alle potenziali avversità derivanti da funghi ed insetti;

e) Il frutto ha forma globulare con calibri prevalenti compresi tra 17 e 21 mm, colore marrone chiaro con molte striature. Dopo la sgusciatura anche il seme ha forma prevalentemente globulare, con sezione ellittica, ricoperto da fibre dall’apparenza suberosa. Le caratteristiche della Tonda Francescana® corrispondono esattamente alla tipologia richiesta dal mercato. Infatti le nocciole presentano dimensioni e forme in linea con le necessità dell’industria dolciaria, oltre a distinguersi per una buona resa alla sgusciatura (46-48%), una pelabilità molto buona, una lunga conservazione (long shelf life) ed un ottimo sapore;

Frutti di Tonda Francescana®
Foto Moreno Moraldi

f) Come è noto, tutte le piante generate da linee pure tramite incrocio, per effetto dell’eterosi, migliorano le caratteristiche fenotipiche rispetto ai genitori con un aumento sia della fertilità, sia della resistenza alle malattie. Questo è avvenuto anche per la Tonda Francescana® che, oltre a produrre molti più frutti rispetto alla Tonda di Giffoni ed alla Tonda Romana, ha manifestato anche una scarsa sensibilità verso l’eriofide del nocciolo (Phytoptus avellanae).

Il futuro della nuova cultivar

L’Università degli Studi di Perugia, titolare del brevetto EU 52157, ha ceduto la licenza di moltiplicazione e di commercializzazione della Tonda Francescana® alla Fondazione per l’Istruzione Agraria. Quest’ultima, nei propri vivai posti nei comuni di Deruta e di Marsciano (PG), produce le piantine della nuova varietà, quelle dei relativi impollinatori, nonché altre importanti cultivar italiane di pregio. Gran parte della produzione vivaistica di Tonda Francescana® viene esportata in Paesi come il Cile, la Serbia, la Bulgaria, ecc., mentre al mercato italiano vengono riservate, di media, circa 100.000 piante all’anno ottenute sia da micropropagazione che da innesto su portinnesti di Corylus colurna.

Piantine di Tonda Francescana® innestate su Corylus colurna
Foto Moreno Moraldi

Entrambe le tipologie sono state sperimentate da anni in Centro Italia, nel comune di Deruta (PG), direttamente nei terreni gestiti dal Dipartimento di Scienze Agrarie Alimentari ed Ambientali dell’Università di Perugia, Unità di ricerca “Colture Arboree”, con risultati che sono andati ben oltre le migliori aspettative fin dalle prime prove.

 Nei medesimi appezzamenti sono presenti sia le piante ormai adulte di Tonda Francescana®, ottenute inizialmente dal programma di ibridazione, sia alcune piantagioni realizzate più di recente. Queste hanno lo scopo di mettere a confronto le diverse cultivar italiane, a loro volta poste a dimora con differenti sesti d’impianto e con diverso materiale di propagazione (piante da pollone, micropropagate ed innestate), così da poter ottenere dei risultati applicativi da trasferire direttamente alle aziende che si dedicheranno alla coltivazione del nocciolo.

Tutti i risultati del programma di ricerca dell’Università di Perugia sono pubblici e, per questo, le visite ai campi sperimentali non mancano. Le collezioni, negli ultimi anni, sono state visitate da delegazioni provenienti da tante parti dell’Italia e del mondo, in rappresentanza sia delle più importanti multinazionali del settore dolciario (Ferrero, Nestlé Perugina, Loacker, ecc.), sia dei più noti organismi di ricerca e di produzione del comparto.

Le piante di nocciolo, per fruttificare, hanno la necessità che arrivi loro del polline da altre piante della medesima specie, a sua volta compatibile con i fiori da fecondare (fecondazione incrociata). Il nocciolo presenta infatti una totale autoincompatibilità, alla quale se ne aggiunge anche una seconda di tipo genetico che impedisce la fecondazione tutte le volte che il polline ed il fiore femminile hanno tra loro degli alleli in comune. Ciò vale anche per la Tonda Francescana® che, in virtù della maggior produzione annua di nocciole rispetto alle altre varietà, ha bisogno di un quantitativo di impollinatori ben proporzionato alle maggiori esigenze di fecondazione dei fiori femminili.

Gli studi finora compiuti hanno accertato che i migliori impollinatori risultano essere, nell’ordine,  le cultivar: Nocchione, Camponica, Barcelona (conosciuta anche come Fertile de Coutard) e Tonda Gentile delle Langhe (Farinelli D. 2021: in attesa di pubblicazione).

 La Tonda Francescana® è entrata anche a far parte del protocollo iniziale d’intesa, nonché di quello successivo precommerciale, tra Nestlé Italia, Università di Perugia, Fondazione per l’Istruzione Agraria di Perugia, Confindustria, Confagricoltura, CIA, Coldiretti, Cooperativa CERERE e Besana S.p.A. che prevede, nei prossimi anni, l’avvio di una nuova linea, ad elevata qualificazione, del più famoso prodotto dolciario a marchio “Perugina”, da ottenere partendo dalle nocciole prodotte dalle piante della nuova varietà brevettata.

Qualità vivaistica delle piante di Tonda Francescana®.

Per garantire la massima qualità agli agricoltori che acquistano le piantine dalla Fondazione per l’Istruzione Agraria di Perugia, i materiali vivaistici di “pre-base”, inseriti nell’ambito del Servizio Nazionale di Certificazione, vengono conservati presso le strutture specializzate per la garanzia fitosanitaria (screen house) del Centro Attività Vivaistiche di Tebano a Faenza (CCP – Centro di Conservazione per la Premoltiplicazione). Partendo da tali materiali di “pre-base” si procede poi alla propagazione per via vegetativa delle piante di Tonda Francescana® destinate ai futuri noccioleti.

Recente piantagione di Tonda Francescana®
Foto Moreno Moraldi

 Con tale processo, previsto dalle più recenti direttive europee già recepite dall’Italia, le piantine di nocciolo poste in vendita possono fregiarsi, cosa alquanto rara in Italia, della Certificazione Nazionale Qvi (Qualità Vivaistica Italia) con cartellino blu che, oltre agli aspetti sanitari ed alla corrispondenza varietale, garantisce anche che le piante sono virus-esenti.

Per quanto finora descritto, coloro che hanno interesse alla coltivazione del nocciolo possono contare su strutture e prodotti che sono il risultato delle migliori conoscenze attualmente disponibili nel settore:

  • ricerca universitaria all’avanguardia e innovativa;
  • strutture vivaistiche gestite da uno staff di tecnici che è in grado di offrire anche un competente supporto nelle fasi progettuali degli impianti;
  • piantine garantite dalle più elevate certificazioni di qualità oggi esistenti in Italia.

Autore: Agr. Moreno Moraldi – Studio di consulenza agroforestale “Pro Verde” – 0638 Spello (PG) – Cell. 335 5721100 – email: studio.proverde@gmail.com

Pubblicato: 16-2-2021

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