Il nocciolo è un fruttifero da clima temperato di elevata attitudine pollonifera, che ne determina un naturale portamento cespuglioso di dimensioni variabili in funzione della vigoria e dell’habitus della cultivar. Queste caratteristiche vegetative della pianta ne hanno storicamente condizionato la forma di allevamento a cespuglio nei corileti italiani di prima generazione, per lo più caratterizzati da sesti d’impianto irregolari in aree declivi e marginali, ancora oggi presenti in alcune aree corilicole della Campania e della Sicilia.
In ambiente turco e in aree limitrofe come in Azerbaijan il cespuglio policaule rappresenta ancora oggi la pressoché esclusiva forma di allevamento utilizzata, dove gli impianti vengono realizzati con la tecnica locale della piantumazione ad “ocak”, che consiste nel porre a dimora un numero variabile di 4-6 polloni, in funzione della fertilità del terreno, in trincee circolari a sesto regolare nelle aree pianeggianti, o irregolare nelle aree caratterizzate da orografia declive.
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Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario, n. 1/2022
La sostenibilità del corileto intensivo passa dall’innovazione
Di A. Pacchiarelli, F. Bevilacqua, F. Donnini, R. Cristofori, C. Silvestri, V. Cristofori
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Pubblicato: 19-1-2022