Linee tecniche 2022 di Agrion per una corilicoltura sostenibile

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Anche quest’anno Agrion, Fondazione per la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo tecnologico dell’agricoltura piemontese, ha dato alle stampe la tradizionale guida “Corilicoltura sostenibile in Piemonte – Nocciolo, Noce e Mandorlo. Linee tecniche 2022”.

Volentieri segnaliamo ai nostri lettori la pubblicazione di questo manuale, che rappresenta un utile strumento informativo per l’aggiornamento professionale di tecnici e corilicoltori.

Abbiamo chiesto una presentazione della guida a Simone Bardella e Maria Corte, tecnici di Agrion che ne hanno curata la stesura.

  1. Quali sono le novità di questa nuova edizione della guida?

Come ogni anno abbiamo cercato di approfondire alcuni temi ‘chiave’ sulla coltura del nocciolo: corretta impollinazione, potatura, fertilizzazione, irrigazione, raccolta ed essicazione. Inoltre sono stati affrontati alcuni argomenti che solo recentemente hanno iniziato ad interessare anche il settore corilico, quali la pratica del sovescio e dell’inerbimento controllato, azioni molto utili durante i primi anni di sviluppo dei noccioleti in quanto comportano un miglioramento della fertilità del suolo ed un aumento della disponibilità di azoto.

Spostandoci sulla parte entomologica abbiamo pensato di inserire una scheda tecnica a carattere descrittivo di alcuni insetti catturati durante i frappage in noccioleto, dove l’entomofauna è abbondante e variegata e alcuni insetti sono anche nostri alleati nella difesa contro cimici, acari e cocciniglie. Ci è sembrato pertanto utile fornire una breve descrizione di quelli più comuni e così abbiamo inserito una scheda fotografico/descrittiva proprio con questo intento.

Infine è stato inserito un focus sul nuovo oidio (Erisiphe corylacearum), segnalato in Turchia e Georgia nel 2018 e purtroppo presente anche in Italia a partire dal 2020, con una dettagliata descrizione dei sintomi così da fornire strumenti utili atti al suo riconoscimento.

  • Nel 2021 le linee erano state estese al noce e quest’anno anche al mandorlo, una tipica coltura mediterranea. Possiamo correttamente ritenere che i cambiamenti climatici, insieme all’introduzione di nuove varietà più tardive, siano finora stati tali da rendere economicamente proponibile questa coltivazione anche in Piemonte?

Attualmente in Piemonte si coltivano circa 80 ha di mandorlo (Fonte Dati ISTAT 2021). La superficie è minima, ma se la paragoniamo a quella registrata nel 2016 di soli 5 ha, possiamo parlare di una crescita importante. Il cambiamento climatico in atto richiede riflessioni generali sulla disponibilità di risorse e sulla corretta gestione delle stesse, ma apre anche la via a scelte colturali  ‘mediterranee’ che fino ad ora sono state una prerogativa delle aree con clima più mite del bacino del mediterraneo. L’interesse per il mandorlo deriva anche sicuramente dall’introduzione di varietà più tardive e quindi meno sensibili alle gelate primaverili ed anche dalla buona produttività e dalla richiesta elevata del prodotto sul mercato.

  • Questa guida non è l’unica iniziativa di Agrion in campo corilicolo. Quali sono gli altri settori del vostro impegno a sostegno della corilicoltura piemontese?

La ricetta, consolidata negli anni, è quella della divulgazione della sperimentazione in campo, che vuole trovare soluzioni innovative sia per quanto riguarda la tecnica colturale che la difesa della coltura. Inoltre grazie allo stretto confronto con i tecnici di settore, Organizzazioni Sindacali e  Associazioni Produttori del Piemonte, che avviene settimanalmente attraverso le riunioni di coordinamento, si ha un’istantanea della situazione corilicola su tutto il territorio regionale.

Le varie attività di incontro e divulgazione, che avvengono in parte attraverso la guida stessa, sono state in buona parte, purtroppo, interrotte nell’ultimo biennio a causa del COVID-19. Con la crescente riduzione delle restrizioni riprenderanno i diversi incontri dimostrativi su varie tematiche riguardanti la corilicoltura, quali corretta distribuzione agrofarmaci, tecniche di campionamento insetti, la gestione della chioma, inerbimento e tecniche di gestione del suolo a basso impatto ambientale. Non mancheranno inoltre convegni ed incontri nei quali verranno presentati i risultati delle ultime attività sperimentali e di ricerca messe in atto dalla Fondazione in collaborazione con i diversi partner.

  • Dove è reperibile la guida o come la si può consultare?

La guida è attualmente disponibile nel solo formato cartaceo presso i centri Agrion di Cravanzana (CN), Manta (CN) e Carpeneto (AL).

Copyright: NocciolaRe

Pubblicato: 12-06-2022

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