Tecniche Colturali

Problematiche sulla propagazione del nocciolo

Nel vivaismo corilicolo la pratica maggiormente usata è stata il pollone radicato.Tecnica che presenta alcuni vantaggi quali la facilità e la rapidità propagativa, ma anche svantaggi come il rischio di propagare materiale infetto e la limitata variabilità genetica che da essa deriva. I sistemi propagativi alternativi al pollone radicato sono essenzialmente la propaggine (semplice e di trincea), la margotta di ceppaia, la talea e recentemente la micropropagazione.
Gli ultimi progressi effettuati nel campo della propagazione in vitro lasciano pensare alla micropropagazione come alla tecnica che in futuro potrà consentire il miglioramento del vivaismo corilicolo.

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Vocazionalità ambientale nella corilicoltura biologica

L’ampiezza dell’areale di diffusione del nocciolo (Corylus avellana L.), esteso tra il
38° e 68° parallelo in Europa e parte dell’Asia, denota, grazie alla ricchezza di
variabilità genetica, la notevole adattabilità della specie a climi diversi. Tutte le
varietà coltivate a scopo industriale, tuttavia, trovano le migliori condizioni
ambientali in climi che risentono dell’influenza positiva del mare e si trovano in
Turchia, Italia, Spagna, Francia e Oregon (USA). Le cultivar esistenti, infatti, non sopravvivono agli inverni freddi con temperature inferiori a –20°C delle zone più interne o più a Nord di quelle tradizionali, mentre in quelle subtropicali non soddisfano il fabbisogno di freddo.

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