Nel febbraio 2020 è stato realizzato un noccioleto con quattro varietà italiane di pregio (Tonda Francescana®, Tonda Gentile Trilobata, Tonda di Giffoni e Tonda Romana) e con due varietà come impollinatori (Camponica e Nocchione) gestito dall’Unità Organizzativa Colture Specializzate e Agroalimentare dell’Agenzia Veneta per l’Innovazione nel Settore Primario – Veneto Agricoltura, nella persona del dott. Michele Giannini, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università degli Studi di Perugia, referente scientifico la prof.ssa Daniela Farinelli.
La sperimentazione pluriennale ha lo scopo di valutare l’adattabilità del nocciolo alla pianura rodigina; di individuare le varietà più idonee in termini di resa quanti – qualitativa nello specifico ambiente pedoclimatico, oltre fornire agli imprenditori agricoli indicazioni tecniche sulla scelta varietale e degli impollinatori, sulla forma di allevamento nonché sulla potatura di allevamento e di produzione.
Nel noccioleto sono state utilizzate tre diverse tipologie di materiale vegetale: piante micropropagate, piante ottenute da margotta di ceppaia (chiamate poi polloni) e piante innestate su portainnesto non pollonifero.
Dal primo al quarto anno, è stato valutato lo sviluppo vegetativo e l’entrata in produzione delle cultivar in osservazione.
I risultati produttivi
Nel quarto anno di crescita in campo delle piante, la produzione media di nocciole in guscio per pianta è risultata attorno 0,14 kg, quella per ettaro attorno a 78 kg. Le piante di Nocchione e Tonda Francescana® hanno mostrato una produzione significativamente maggiore rispetto alle altre 4 cultivar presenti nel noccioleto, attorno a 0,22 kg di nocciole per pianta e 113 kg per ettaro. Di fatto, l’unica cultivar che non ha prodotto è stata la Tonda Gentile Trilobata, con 19 kg per ha. Tonda Romana ha prodotto 47 kg e Tonda di Giffoni 53 kg di nocciole in guscio per ettaro. La produttività non è risultata differente nel diverso tipo di materiale di propagazione.
Il dato importante è la resa alla sgusciatura pari, in media, al 37,2%. Essa è risultata particolarmente bassa nella cultivar Nocchione, appena il 22%. Tali rese sono imputabili, oltre che a problemi legati all’impollinazione, anche alle caratteristiche qualitative delle nocciole. La percentuale di semi raggrinziti è stata pari all’8%, con punte dell’10-11% in Nocchione e Tonda Gentile Trilobata. Il valore più basso di semi raggrinziti (4%) è stato riscontrato nelle nocciole di Tonda Romana. La percentuale di semi avariati è stata mediamente del 9% con punte del 34 % in Nocchione e dell’11% in Tonda di Giffoni; il valore più basso (4,7%) è stato trovato in Tonda Francescana®.
Nel quinto anno, le cultivar Tonda Francescana®, Tonda Romana e Tonda di Giffoni mostrano una produzione medio alta, così come le due cultivar impollinatrici Camponica e Nocchione, mentre la Tonda Gentile Trilobata non ha produzione. Al fine di mitigare l’effetto negativo dovuto alle alte temperature estive e quindi di ridurre la percentuale di semi raggrinziti, sono stati adottati accorgimenti quali una maggiore continuità dell’apporto irriguo assieme all’uso di zeolite.
Per quanto riguarda il calendario di maturazione delle nocciole, i dati raccolti nel 2023 indicano che le cultivar Camponica, Nocchione, Tonda Francescana® e Tonda Gentile Trilobata hanno una maturazione abbastanza concentrata e comunque precoce, nella seconda metà di agosto. La cultivar Tonda Romana ha mostrato una maturazione dei frutti fra l’ultima decade di agosto e la seconda decade di settembre. Infine la cultivar Tonda di Giffoni ha mostrato un periodo di maturazione molto scalare e lungo, dalla fine di agosto alla prima decade di ottobre. Tali dati verranno raccolti anche in questa quinta stagione in campo.
Il noccioleto è una importante guida per i corilicoltori veneti e dell’area rodigina in particolare, dove è possibile osservare il comportamento vegeto – produttivo delle diverse cultivar oltre che l’effetto di diverse tecniche di propagazione (talee da ceppaia, micropropagazione e innesto). Inoltre, rappresenta un esempio di gestione agronomica da poter osservare con visite in campo.
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Si ringrazia la prof.ssa Daniela Farinelli per le interessanti informazioni fornite.
Copyright: NocciolaRe
Pubblicato: 18-07-2024