Forte attacco di Popillia japonica su nocciolo

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Popillia japonica su nocciolo – Foto: Nocciolo Service

Nell’ambito del servizio di assistenza tecnica fornito alle aziende corilicole da Nocciolo Service ci arriva la prima segnalazione di un consistente attacco dell’insetto coleottero scarabeide Popillia japonica su questa coltura. Il noccioleto interessato, di circa 20 ha e al secondo anno d’impianto, si trova nella provincia di Pavia, nella zona subito a ridosso del confine con la Regione Piemonte: i danni interessano all’incirca il 20% delle piante.

La Popillia japonica, da non confondere con l’Anomala vitis (che pure sta interessando i noccioleti piemontesi: vedi questo precedente articolo), è una specie originaria del Giappone, ma è presente in altri Paesi, tra cui gli Stati Uniti.

A sinistra adulto di Popillia japonica e a destra adulto di Anomala vitis
Foto: G. Bosio Settore Fitosanitario Regione Piemonte

In Europa era nota solo nelle Isole Azzorre (Portogallo), mentre non era presente nel continente prima del suo ritrovamento nell’estate del 2014, in alcuni comuni della zona centro-settentrionale della Valle del Ticino. Gli adulti compaiono a seconda delle annate intorno alla metà di giugno, creando danni ingenti sia nei giovani impianti sia nei noccioleti in produzione. Si alimentano stando sulla pagina superiore delle foglie, masticando il tessuto fogliare presente tra le nervature. Le foglie infestate, mantenendo solo la rete delle nervature, assumono un caratteristico aspetto scheletrico.

Questo insetto per la gravità dei danni provocati è considerato come un parassita di quarantena e contro di esso è stato emesso un decreto ministeriale di lotta obbligatoria (D.M. 22-1-2018).

Non è facile combattere la Popillia japonica. Per riuscire a pianificare una appropriata strategia di controllo del coleottero giapponese occorre innanzitutto monitorare l’area di interesse sia delle larve sia degli individui adulti, per poi prevedere un uso integrato di metodi diversi e mirati a limitare l’infestazione. Monitoraggio e cattura massale con l’ausilio di trappole a feromoni oppure, quando la situazione la renda necessaria, la difesa con insetticidi anche se al momento, tra i prodotti impiegabili su nocciolo, nessuno è registrato contro la Popillia.

Copyright: NocciolaRe

Pubblicato 02-07-2021

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