Campo vetrina Koppert: innovazione nella lotta biologica contro l’eriofide del nocciolo

Il controllo dell’eriofide galligeno del nocciolo (Phytoptus avellanae) rappresenta una sfida significativa per i produttori di nocciole Tonda Gentile Trilobata. Questo piccolo acaro, lungo circa 0,2 mm, attacca le gemme del nocciolo, provocando la formazione di galle tondeggianti e l’arresto dello sviluppo vegetativo. Gli attacchi più gravi possono ridurre significativamente la produzione, con danni economici rilevanti per i coltivatori.

In risposta a questa problematica, lo studio associato Pegaso Servizi Agroambientali, in collaborazione con Alphagrow srl e la cooperativa Coricoop, ha avviato un importante progetto sperimentale finanziato da Koppert Italia srl. La sperimentazione, che si estenderà su un periodo di tre anni, si svolgerà presso il corileto dell’azienda Veronica Seghesio di Carrù, in provincia di Cuneo, e mira a valutare l’efficacia di soluzioni biologiche innovative contro uno dei principali fitofagi della nocciola Tonda Gentile Trilobata.

Verranno valutati l’efficacia di tre prodotti in strategia della gamma Koppert: Veni Biosulfur, un formulato a base di zolfo biologico, Anso-Mite Plus, che contiene l’acaro predatore Amblyseius andersoni, e Spical Ulti-Mite, a base di Neoseiulus californicus.

Le soluzioni testate nel campo vetrina Koppert

Veni Biosulfur: concime fogliare a base di zolfo di origine vegetale, prodotto secondo i principi dell’economia circolare. La sua origine, infatti, non è minerale, ma viene estratto in modo biologico grazie all’attività batterica di Thiobacillus spp. a partire da sottoprodotti agricoli utilizzati per la produzione di biogas. Questo tipo di processo di produzione rende il prodotto molto solubile, non lascia residui o macchie sulla cultura, e non è soggetto a precipitazione. Veni Biosulfur è stato sviluppato appositamente per l’applicazione fogliare e può essere combinato con i programmi di protezione delle colture. Grazie alla sua bassa tossicità e al suo ridotto impatto ambientale è inoltre compatibile con gli organismi utili e può essere utilizzato sia in agricoltura biologica che integrata.

Amblyseius andersoni (Anso-Mite Plus): acaro predatore generalista appartenente alla famiglia Phytoseiidae, viene utilizzato comunemente nel biocontrollo contro vari fitofagi. Questo acaro predatore è un nemico naturale di vari parassiti come stadi giovanili di tripidi e mosca bianca, acari tetranichidi ed eriofidi. Oltre ad altri piccoli insetti, si nutre anche di polline, consentendo un insediamento precoce sulla coltura attraverso lanci preventivi. Impiegato come agente di biocontrollo, A. andersoni contribuisce in modo significativo alle pratiche agricole sostenibili, offrendo un’alternativa ecologica ai tradizionali prodotti fitosanitari. L’efficacia di questo acaro predatore a temperature più basse lo rende una risorsa preziosa fin dalle fasi iniziali della stagione.

Neoseiulus californicus (Spical Ulti-Mite): acaro predatore caratterizzato da un regime dietetico di tipo generalista. Appartiene alla famiglia Phytoseiidae ed è ampiamente utilizzato nel biocontrollo contro vari fitofagi, in particolare contro il ragnetto rosso (Tetranychus urticae) e altri acari tarsonemidi ed eriofidi. È originario del Nord America ma oggi viene allevato e distribuito a livello globale. Questo predatore si adatta bene a diverse condizioni ambientali, tra cui alte temperature e variazioni repentine di umidità relativa. Viene utilizzato sia in serra che in campo aperto e può sopravvivere anche in assenza di prede, nutrendosi di polline o altri materiali organici. Grazie alla sua efficacia e alla sua flessibilità ecologica, è uno degli agenti di biocontrollo più utilizzati in agricoltura sostenibile.

Protocollo sperimentale

Prevede il confronto tra parcellone a conduzione aziendale e parcellone Koppert.

Di seguito i prodotti Koppert utilizzati nella prova.

Vantaggi dell’approccio integrato

L’utilizzo combinato di queste soluzioni potrebbe offrire numerosi vantaggi:

  • ridotto impatto ambientale rispetto ai tradizionali acaricidi di sintesi;
  • assenza di sviluppo di resistenze;
  • rispetto dell’entomofauna utile e degli impollinatori;
  • compatibilità con i disciplinari di produzione biologica ed integrata;
  • riduzione dei residui sulla produzione finale.

“Questa iniziativa” dichiara Arianna Giusta – libero professionista socio dello studio associato Pegaso Servizi Agroambientali – “rappresenta un importante passo avanti verso metodi di coltivazione più sostenibili, riducendo la dipendenza da prodotti chimici tradizionali e favorendo l’equilibrio dell’agroecosistema”.

“Inoltre, i risultati di questa sperimentazione”, continua Alessandro Merlo – Coricoop, Cooperativa corilicola Langhe Monferrato e Roero – “potrebbero fornire agli agricoltori nuove strategie efficaci per proteggere le coltivazioni di nocciole, rispondendo contemporaneamente alle crescenti richieste di prodotti ottenuti con metodi rispettosi dell’ambiente.”

“Infine, il campo vetrina” prosegue Alan Pizzinat – responsabile Field & Innovation Alphagrow – “sarà anche un’opportunità di confronto e formazione per i produttori del territorio, che potranno osservare direttamente i benefici delle tecniche di controllo biologico e integrato. I partner del progetto organizzeranno giornate dimostrative per condividere i progressi e i risultati preliminari con la comunità agricola locale”.

Visita:
www.studiopegaso.eu
www.alphagrow.it
www.koppert.it

Per maggiori informazioni riguardo il campo vetrina vi aspettiamo allo Stand Koppert il 24 maggio a Cherasco.

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