Circa il 90% della produzione spagnola di nocciole proviene dalla Catalogna e più precisamente dalla provincia di Tarragona, dove per il terzo anno consecutivo i produttori stanno facendo i conti con la scarsità di raccolto a causa della siccità. Si stima che la quantità sarà ridotta del 75% e cioè circa 2.000 tonnellate contro le 10.000 di un’ annata normale.
La situazione è particolarmente difficile nelle aree non irrigue dove si teme per la sopravvivenza stessa degli alberi. In particolare nelle zone montane di Prades o Priorat, secondo il responsabile nazionale della frutta secca di Unió de Pagesos, Sergi Martín, “non c’è praticamente nessuna nocciola” e intorno al bacino idrico di Riudecanyes ci sono 1.400 ettari dove “gli alberi sono morti”. Le prospettive non sono molto migliori nelle zone di Alt Camp, Tarragonès e Baix Camp dove c’è un’irrigazione di supporto, poiché “il caldo dell’estate dello scorso anno e la siccità” hanno ridotto le previsioni di raccolto.
Analoga è la situazione per le altre due tipiche produzioni locali: le mandorle e le carrube, per cui anche le operazioni di raccolta si concluderanno rapidamente.
La situazione economica dei produttori dopo tre anni di scarsi raccolti è molto seria nonostante i sussidi delle amministrazioni pubbliche e i prestiti finanziari agevolati per cui, se non si metterà a piovere, non ci sarà nulla di buono da sperare per tutto il comparto
Pubblicato: 24-08-2024
Fonte: diarimes.com