Anche in Inghilterra le temperature vanno aumentando, rendendo difficile la tradizionale coltivazione di molti vegetali. L’anno scorso in particolare è stato il più caldo mai registrato. L’estate è stata lunga ed eccezionalmente asciutta, causando forti danni ai raccolti. Parallelamente le condizioni ambientali sono diventate più idonee allo sviluppo di specie più termofile e resistenti all’asciutto ancora poco diffuse come il noce e il nocciolo.
Così nel Kent va sempre più crescendo l’interesse degli agricoltori inglesi per la coltivazione di questi fruttiferi a guscio. Le ragioni sono da individuare, oltre che nella loro accresciuta redditività, anche nel fatto che aumentano la biodiversità nelle fattorie, migliorando la capacità dei suoli di assorbire l’acqua, e riducono il rischio di erosione eolica, non richiedendo le ripetute arature delle tradizionali coltivazioni erbacee.
Anche se a volte hanno bisogno di irrigazione nei primi anni, crescono bene nella stagione calda e possono sopravvivere a estati secche.
Inoltre comportano meno lavoro e crescono rigogliose senza difficoltà anche per merito dei mutamenti climatici. Altro aspetto positivo apprezzato dagli agricoltori inglesi è rappresentato dal fornire ombra al bestiame al pascolo e di prestarsi alla consociazione con ortaggi come i cavoli.
Nel Kent viene coltivata la varietà di nocciola Cobnut, consumata fresca piuttosto che tostata.
Le noci sono considerate di qualità particolarmente elevata e richieste dal mercato.
L’interesse è tale che alcune aziende hanno cominciato ad organizzarsi per la lavorazione aziendale dei frutti in post raccolta.
Fonte: theguardian.com
Pubblicato: 12-01-2023