Corylus colurna: il nocciolo che non produce polloni.

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Uno dei maggiori problemi con cui devono fare i conti  di corilicoltori è rappresentato dai polloni che crescono al piede delle piante. Infatti per contenere la naturale tendenza di Corylus avellana a produrre germogli dalla base dei fusti, gli agricoltori sono costretti a fare ricorso a ripetuti  interventi meccanici e chimici piuttosto onerosi.

All’interno del genere Corylus esiste però un nocciolo (C. colurna),  che presenta il grande vantaggio di non essere pollonifero, per cui si è pensato di utilizzarlo come portinnesto delle varietà coltivate per dare una soluzione definitiva al problema.

L’argomento è stato approfondito dal prof. Alessandro Roversi in un articolo comparso su l’Informatore Agrario e da noi ripreso, a cui rimandiamo i nostri lettori.

Per meglio conoscere  questa specie di nocciolo, l’Istituto di Ricerca Forestale del Mar Nero Occidentale del Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste della Turchia ha pubblicato un poster che vi proponiamo in originale con una sintesi del testo tradotto.

Caratteristiche botaniche e distribuzione

Corylus colurna è una latifoglia di prevalente interesse forestale che cresce spontaneamente in Turchia ed è denominato anche nocciolo turco. Si distingue dalle altre specie dello stesso genere perché è un albero dotato di un unico fusto non pollinifero, che può raggiungere l’altezza di 30-35 metri con diametro fino a circa 160 centimetri. La sua corteccia è di colore grigio scuro, spessa, sugherosa e profondamente fessurata nei soggetti più vecchi. I giovani germogli sono di colore ruggine pallido e densamente pelosi.

Corylus colurna in foresta tra due abeti
Foto: Istituto di Ricerca Forestale del Mar Nero Occidentale

E’ anch’essa una specie monoica con fiori maschili e femminili separati, ma portati dallo stesso individuo. I fiori sono morfologicamente analoghi a quelli di Corylus avellana e l’impollinazione si verifica tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. Altra caratteristica distintiva è quella di possedere un frutto provvisto di una cupola carnosa e succosa.

Cupola del frutto di C. colurna
Foto: Istituto di Ricerca Forestale del Mar Nero Occidentale

Oltre che in Turchia cresce spontaneamente anche in Europa nella regione dei Balcani. La sua diffusione si estende nell’Asia occidentale dal Caucaso fino all’Afganistan.

Impieghi

E’ interessante soprattutto come specie forestale perché, grazie al suo apparato radicale molto sviluppato sia verticalmente che orizzontalmente, previene l’erosione del suolo.

Apparato radicale di C. colurna
Foto: Istituto di Ricerca Forestale del Mar Nero Occidentale

Il legno, morbido e resistente, si presta alla fabbricazione dei  mobili. Per il suo bel portamento piramidale e la resistenza all’inquinamento ambientale è usato come albero ornamentale in città.

Soggetti isolati di C. colurna
Foto: Istituto di Ricerca Forestale del Mar Nero Occidentale

I suoi frutti, benché abbiano un guscio molto spesso, sono apprezzati per il sapore e le proprietà nutraceutiche. Localmente vengono consumati direttamente o in pasticceria.

Ma il significato più importante di questa specie in corilicoltura a livello mondiale consiste nell’impiego come portinnesto non pollonifero per il Corylus avellana sia come tale che come ibrido a sua volta con questo ultimo.

Autore: Istituto di Ricerca Forestale del Mar Nero – Ministero Agricoltura e Foreste della Repubblica Turca

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