Istituito nell’ambito della SOI un gruppo di lavoro dedicato alla frutta in guscio – Intervista al coordinatore, prof. Roberto Botta

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Di recente è stato costituito nell’ambito della SOI (Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana) un gruppo di lavoro dedicato alla frutta in guscio.

Intervistiamo il professor Roberto Botta (Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari – Universita’ degli Studi di Torino), che attualmente coordina il gruppo, per aver qualche ragguaglio su questa interessante iniziativa che può avere importanti ricadute per il settore corilicolo italiano.

Il prof. Roberto Botta (terzo da destra) all’International Congress on Hazelnut – Turkey 2017

Quali sono le finalità di questo gruppo di lavoro che lei coordina?

Scopo principale dei Gruppi di Lavoro SOI è quello di coordinare e promuovere l’attività divulgativa attraverso giornate tecniche e scientifiche, creando occasioni di incontro per discutere i problemi della filiera e proporre soluzioni. La SOI, infatti, ritiene fondamentali gli scambi di idee e di conoscenze non solo tra ricercatori ma anche tra questi e gli operatori del settore ortoflorofrutticolo. Il nostro gruppo è costituito da persone coinvolte in attività che riguardano la ricerca scientifica, il vivaismo, la produzione e la gestione post-raccolta, aventi come oggetto le principali specie italiane da frutta secca. L’anno scorso è stata organizzata una Giornata Tecnica sul nocciolo a Caprarola (VT). Quest’anno abbiamo in programma un evento analogo per il mandorlo.

Riferendoci al settore corilicolo c’è molta “fame” di ricerca: pensate di riuscire a soddisfare questa esigenza e come?

Attualmente i principali progetti di ricerca attivi sono sostenuti dall’industria, mentre sono diversi anni che gli enti pubblici non finanziano in modo significativo le attività di ricerca sul nocciolo. In mancanza di fondi i ricercatori si concentrano sulla divulgazione e sul mantenimento di ciò che è stato ottenuto nei periodi precedenti. Il materiale vegetale e le prove impostate vengono preservati in laboratorio o in campo, in attesa di tempi migliori. Confidiamo che i PSR ci consentano di avviare attività di sperimentazione avanzata con le aziende e di trasferimento di conoscenze e materiali; auspichiamo che il MiPAAF promuova progetti coordinati a livello nazionale attraverso il Tavolo di Filiera. Sarebbe anche importante che i corilicoltori contribuissero finanziariamente per dare continuità a livello locale alle attività di ricerca e alle sperimentazioni, indirizzandole in funzione delle necessità della filiera.

Intendete sviluppare contatti con il mondo operativo: produttori, trasformatori ed utilizzatori?

I gruppi di lavoro SOI sono aperti a tutti gli operatori della filiera. L’adesione è possibile anche se non si è soci SOI, ma ci fa particolarmente piacere se i partecipanti decidono di iscriversi alla Società, condividendo lo spirito che ne ispira la mission. Attualmente i componenti del Gruppo di Lavoro Frutta Secca sono una cinquantina appartenenti ad una trentina di enti o aziende. Chi desiderasse maggiori informazioni può visitare il sito www.soihs.it/soi/gruppi_di_lavoro/frutta_secca.aspx

Come incidono i lunghi tempi di entrata in produzione del nocciolo sulla possibilità di dare risposte in tempi brevi, soprattutto per chi vorrebbe piantare nocciole laddove non ci sono esperienze di coltivazione delle stesse?

Purtroppo per il nocciolo non vi è una rete di campi dimostrativi di valutazione varietale in ambienti diversi, come per altre specie, che consenta di indirizzare la scelta varietale. D’altra parte oggi il panorama varietale è piuttosto limitato con poche novità disponibili oltre alle cultivar tradizionali. Tuttavia, le nuove aree di coltivazione possono avvantaggiarsi delle conoscenze acquisite ed usarle per le loro scelte. Il mio consiglio a chi vuole introdurre in azienda una nuova coltura è di visitare le aree di coltivazione più simili per condizioni climatiche alla propria, e di appoggiarsi a tecnici esperti. In questi giorni stiamo ultimando un manuale pratico di corilicoltura che uscirà nei prossimi mesi con Edagricole; spero possa essere utile a chi intende occuparsi di nocciolo.

Noccioleto Sperimentale DISAFA Torino – Progenie TGL x Meraviglia di Bollwiller

Il vostro istituto è da lungo tempo attento al settore corilicolo: quali linee di ricerca state attualmente portando avanti?

In questi anni siamo stati finanziati dal gruppo Ferrero per costruire una mappa genetica della Tonda Gentile. Il lavoro è in fase avanzata e ci ha permesso di individuare le regioni del DNA associate a caratteri di interesse agronomico e tecnologico, come il germogliamento, l’epoca di fioritura e la qualità del frutto. Queste informazioni contribuiranno ad orientare la selezione clonale della cultivar ed il miglioramento genetico per favorire l’ampliamento del panorama varietale italiano.

La Fondazione CRT ci ha finanziato una ricerca biennale volta a mettere a punto tecniche di riconoscimento della Tonda Gentile, dal vivaio al prodotto trasformato, per tutelarne la filiera tramite protocolli di tracciabilità.

Nel 2012-14 abbiamo lavorato con Agrion e le associazioni di produttori piemontesi, finanziati dal MiPAAF, per propagare e distribuire ai vivaisti 4 cloni di Tonda Gentile selezionati dal Dipartimento.

Recentemente abbiamo realizzato due campi con portinnesti non polloniferi innestati con Tonda Gentile ed abbiamo iniziato a studiare la possibilità di migliorare la fertilità e l’adattamento all’ambiente delle cultivar di nocciolo.

Pubblicato 26/02/2018

Copyright: nocciolare.it

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