ALBERTO ANCORA (SUMITOMO CHEMICAL AGRO EUROPE): DIFESA DEL NOCCIOLO, AUSPICABILE UN QUADRO NORMATIVO UE CHE INCENTIVI LA RICERCA

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La corilicoltura sta vivendo un momento difficile, stretta tra l’incudine di fitopatie sempre più aggressive e il martello di una regolamentazione comunitaria che sta riducendo le molecole disponibili in ossequio agli obiettivi del Green Deal. Dei possibili sviluppi nella difesa del nocciolo e del ruolo che giocano le politiche europee discutiamo con Alberto Ancora, recentemente nominato direttore generale di Sumitomo Chemical Agro Europe.

Alberto Ancora, l’agricoltura europea sta vivendo anni di forti stress, tra tensioni di mercato ed effetti dei cambiamenti climatici. Che prospettive vede dal suo osservatorio e cosa può fare il mondo dei mezzi tecnici per garantire competitività al settore primario?

Effettivamente l’agricoltura sta vivendo dei momenti di forti tensioni, che hanno visto di recente il loro culmine nella protesta degli agricoltori in molti Paesi d’Europa. Nonostante i motivi delle contestazioni siano diversi in ogni paese, c’è tra loro un elemento comune che è la perdita continua di competitività da parte delle aziende agricole, messa a rischio da politiche e regolamentazioni che sono condivisibili negli intenti ma di cui forse non si sono valutate le implicazioni in maniera complessiva. Ad esempio, il Green Deal, di cui condivido la visione di lungo termine, ha definito dei target di riduzione quantitativa delle sostanze chimiche senza incentivare efficacemente e concretamente lo sviluppo di soluzioni alternative. Il mondo dei mezzi tecnici ha bisogno di un contesto normativo chiaro e affidabile per continuare a investire in innovazione e favorire questa transizione ecologicamente sostenibile.

Innovazione, Sostenibilità ed Eccellenza. Come dare concretezza al percorso strategico di Sumitomo Chemical?

Sumitomo Chemical ha un’unicità data dall’offerta combinata di sostanze chimiche cosiddette convenzionali e soluzioni biorazionali. Ciò è il risultato di una visione lungimirante, iniziata fin dalla sua fondazione oltre 100 anni fa, quando la necessità era proteggere le aziende agricole nei pressi delle miniere dell’azienda dalle piogge acide. Un impegno proseguito con la costituzione di aziende, come Valent Biosciences, impegnate da 30 anni nella ricerca e innovazione di prodotti di origine naturale. Sumitomo ha investito e innovato anche nel settore della chimica convenzionale, lanciando nuove molecole e preparando l’introduzione di nuove sostanze per i prossimi anni. Sarà infatti l’utilizzo combinato delle diverse soluzioni, insieme al supporto delle tecnologie disponibili come il digitale, a rappresentare la soluzione sostenibile per l’agricoltore, così da ottimizzare efficacia, costi e impatto ambientale. Questa è la sintesi della sostenibilità.

La chimica, nell’opinione pubblica, tende ad essere demonizzata. Cosa si è sbagliato? La filosofia dell’agricoltura rigenerativa riuscirà a trasmettere anche una nuova immagine?

Purtroppo, l’agricoltura viene spesso vista come il problema e non la soluzione, sino a quando non si verificano eventi eccezionalmente estremi, come quelli capitati negli ultimi anni, che mettono a rischio la disponibilità di cibo. Ciò perché la complessità e le necessità dell’agricoltura sono temi articolati e poco comunicabili, mentre è molto più semplice portare slogan diretti, negativi e allarmistici. L’agricoltura, specialmente in Italia e in Europa, si è progressivamente evoluta e ha raggiunto un livello tecnico e tecnologico molto alto. L’agricoltura rigenerativa ne è un esempio e questa evoluzione va divulgata sistematicamente, portando una comunicazione corretta a tutti i livelli, a partire dalle scuole.

La frutta a guscio è un comparto in crescita, non solo in Italia ma in tutta Europa in quanto deficitaria e costretta quindi ad importare dall’estero. Sumitomo intende attenzionare questo settore, pur essendo economicamente tuttora meno rilevante rispetto a colture estensive, viticoltura, colture di pregio?

Per Sumitomo la regione Europea, che ho il privilegio di guidare, è strategica; pertanto, lo sono anche le colture che ne costituiscono il ricco panorama. Da molti anni proponiamo soluzioni importanti per il settore frutticolo, sia di tipo convenzionale che bio, e continueremo a farlo con l’introduzione di nuove soluzioni. La coltura del nocciolo, con la sua progressiva crescita degli ultimi anni, ci ha portato in Italia a realizzare le prove necessarie per estendere le etichette dei nostri prodotti e a inserire in catalogo sempre più formulati per questa coltura. Anche se il nocciolo non è il target primario della nostra prossima innovazione, legata soprattutto alle grandi colture estensive, abbiamo in programma i test necessari a valutarne l’applicabilità anche a questa coltura.

La recente bilaterale Italia/Turchia (clicca qui per approfondire) ha evidenziato una notevole carenza di prodotti efficaci nei confronti degli insetti e malattie del nocciolo a fronte della maggiore disponibilità di soluzioni di cui dispongono i nostri competitors (non solo la Turchia, ma ad esempio anche gli USA): può questo rappresentare uno stimolo all’attività di ricerca di Sumitomo per trovare soluzioni efficaci e allo stesso tempo compatibili con i rigorosi standard ecotossicologici europei?

Questo è un esempio di perdita di competitività che citavo all’inizio dell’intervista. L’attività di ricerca di Sumitomo continuerà ad avere nella frutticoltura e nella corilicoltura, e in generale nella coltivazione delle frutta a guscio, un target di riferimento per la ricerca, con la consapevolezza che le nostre soluzioni dovranno sempre rispettare i più rigorosi standard registrativi. L’importante è contare su un framework regolatorio europeo chiaro e guidato da un approccio scientifico, altrimenti l’impegno a innovare per l’Europa diventerebbe insostenibile, non solo per il nocciolo.

C’è una grande attenzione verso soluzioni che migliorino la resistenza a stress abiotici (legati anche ai cambiamenti climatici), vedi biostimolanti, la fertilità del terreno, vedi micorrize. Sumitomo è attiva su questo fronte di ricerca?

Questo è il campo dove Sumitomo da anni esprime una grande e riconosciuta competenza che le permette di introdurre soluzioni di altissima qualità come fitoregolatori e micorrize. A breve è previsto anche il lancio di biostimolanti caratterizzati da molteplici attività, come la resistenza agli stress abiotici, il miglioramento della qualità organolettica dei raccolti, l’ottimizzazione della salute del suolo, la resistenza ai cambiamenti climatici, temperature estreme e siccità innanzitutto.

Copyright: NocciolaRe
Pubblicato: 03-04-2024

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