La campagna di raccolta delle nocciole 2023 è iniziata e nei corileti si fa sempre più strada la meccanizzazione. Le prime soluzioni dotate della sola aspirazione si sono arricchite di spazzole e sistemi di convogliamento dei frutti, fino ad arrivare alle più moderne raccoglitrici semoventi con sistema di raccattamento meccanico da terra, che lavorano meglio sui terreni inerbiti. Un’evoluzione tecnologica, nel segno dell’efficienza e della maggior sicurezza, come quella portata avanti da Facma, azienda viterbese specializzata nella progettazione, costruzione e vendita di macchine agricole, in particolare finalizzate alla raccolta meccanizzata di frutta in guscio.
“E’ dal 2011 che produciamo raccattatrici meccaniche Semek per le nocciole, è un segmento ormai consolidato della nostra attività, ma continuiamo a investire in questa direzione – spiega a NocciolaRe l’imprenditrice Michela Bellachioma – Abbiamo ottenuto l’omologazione europea per la circolazione stradale di tutte le nostre Semek. Questa gamma di raccoglitrici ha avuto un notevole successo in Italia e all’estero, nel nostro Paese beneficiano anche della misura Industria 4.0: c’è l’apposito portale Cobo Intouch con cui monitorare la macchina direttamente dallo smartphone, in particolare è possibile controllare le prestazioni del motore, un Deutz, e ci sono anche le funzioni di localizzazione attraverso Gps”.
Nocciole, le diverse raccoglitrici Facma
La proposta delle raccoglitrici per nocciole Facma è ampia, con soluzioni adatte sia per piccole aziende che per quelle più estese, sia per terreni pianeggianti che per quelli in pendenza. “Le classiche aspiratrici sono ancora molto richieste, soprattutto per quei corileti situati in terreni scomodi – prosegue Bellachioma –. Per esempio in Campania, ma anche in Francia, Spagna e Portogallo: con tubi di aspirazione lunghi anche 25 metri si riesce a raccogliere nei noccioleti inaccessibili per i trattori”.
“Per corileti fino a 5-10 ettari abbiamo invece la nostra raccoglitrice portata meccanica Mek: in produzione dal 2012, può essere applicata su trattori con attacco sia anteriore che posteriore, mentre la presa di forza è posteriore, tutta idraulica e senza cardano. E’ una macchina semplice e funzionale, dotata di spazzole orizzontali, con griglie per la separazione e una prima pulizia delle nocciole; c’è poi una ventola per spingere il prodotto raccolto verso il portasacchi o il contenitore”.
Ci sono poi le più moderne semoventi, dotate di motori di diversa potenza. La gamma Cimina svolge una raccolta meccanizzata del prodotto da terra attraverso aspirazione, mentre la Semek attraverso il raccattamento meccanico. La C300S e la C200S sono dotate anche di cicloni per l’abbattimento polveri, mentre C300S e SEMEK1000 hanno la cabina climatizzata e pressurizzata. Questo serve ad eliminare il rischio di esposizione alle polveri aerodisperse e per ridurre il rischio da esposizione al rumore. Anche il modello C300S può essere dotato di kit tecnologia 4.0.
“Attorno alla sicurezza dell’operatore abbiamo sviluppato le nostre macchine – aggiunge Bellachioma –. I roll bar che montiamo non sono abbattibili e hanno superato le prove di schiacciamento condotte con l’Università di Torino. Le raccoglitrici si usano anche su terreni collinari, è importante prestare attenzione alla sicurezza. Noi abbiamo investito su questo fronte e devo dire che sono stati investimenti ripagati. Inoltre abbiamo un sistema di assistenza tecnica veloce ed efficiente: riusciamo a intervenire in tempi rapidi in tutti i mercati dove siamo presenti”.
Impianti post raccolta Facma
Il know-how di Facma sulla meccanizzazione della filiera della frutta in guscio si è sviluppato anche nel post raccolta. Infatti ha realizzato impianti per l’essiccazione, la cernita e lo stoccaggio dei prodotti. Sono impianti a richiesta 4.0, monitorabili sempre con il portale Cobo Intouch, controllabili a distanza. Il lavoro fatto sulla nocciola è stato recentemente esteso anche alla mandorla e alle noci.
Copyright: NocciolaRe
Pubblicato: 02-09-2023
