Prima segnalazione nel Lazio del fungo Eremothecium coryli su nocciolo in associazione alla cimice asiatica

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Durante le recenti operazioni di raccolta delle nocciole, è emerso un preoccupante incremento di marcescenze anomale nei frutti, attirando l’attenzione dell’Ufficio Agronomi di Assofrutti. Numerosi frutti presentavano all’esame visivo segni evidenti di una decolorazione interna della polpa, che passava da bianco opaco a giallo traslucido, in associazione alla presenza di tessuti necrotici. Questo tipo di danno, inoltre, è stato riscontrato frequentemente in concomitanza alle punture delle cimici nelle nocciole.

Ciò ha indirizzato la diagnosi verso le marcescenze provocate dal fungo Eremothecium coryli in associazione alla presenza della cimice asiatica (Halyomorpha halys), come riportato in uno studio condotto da CREA e SAGEA Centro di Saggio in Piemonte nel 2107 (https://doi.org/10.1094/PDIS-05-18-0773-PDN).

Il fungo è stato rinvenuto sia all’interno dei frutti sia, in casi più gravi, sulla loro cuticola esterna, dando origine a una caratteristica pellicola gelatinosa costituita da cellule levuliformi. Questi sintomi sono osservabili nelle foto presenti in questo articolo, mentre nella foto sopra sono riportati quelli che si osservano nei controlli alla raccolta.

Per approfondire ulteriormente, campioni di nocciole con questa sintomatologia sono stati inviati al Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell’Università della Tuscia, dove il Prof. Angelo Mazzaglia, docente di Patologia Vegetale, ha condotto uno studio approfondito tramite osservazioni microscopiche e con tecniche di identificazione molecolare. I risultati ottenuti hanno confermato inequivocabilmente la presenza del fungo lievitiforme Eremothecium coryli nei frutti danneggiati, così come pure la correlazione tra le punture della cimice asiatica e il “marciume secco” delle nocciole.

Colonie di Eremothecium coryli in piastra – Foto: Angelo Mazzaglia – Università della Tuscia

La conferma della relazione tra la cimice asiatica e il fungo Eremothecium coryli enfatizza il cruciale ruolo della ricerca scientifica e della collaborazione tra il settore agricolo e le istituzioni accademiche.

Questi approfondimenti rappresentano un significativo passo in avanti nell’identificazione della causa di una problematica che sta mettendo a dura prova gli agricoltori, soprattutto in considerazione dell’attuale aumento di popolazione di cimice asiatica. Ora, si dovranno intensificare gli sforzi per sviluppare strategie di gestione mirate che proteggano le coltivazioni di nocciole e preservino le caratteristiche di qualità distintive delle nocciole della Tuscia.

Autore: Giacomo Santinelli – Ufficio Agronomi Assofrutti

Copyright: NocciolaRe
Pubblicato 19-10-2023

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