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In questa presentazione, la Dr.ssa Alessandra Belisario del CRA Patologia Vegetale di Roma illustra le più recenti acquisizioni scientifiche relative ad alcune malattie fungine emergenti come la Necrosi apicale bruna della noce (NAB) e la Necrosi grigia della nocciola (NGN), che in questi ultimi anni hanno accresciuto la loro dannosità ed il loro areale di diffusione.

Nel triennio 2005-2007 sono tate condotte in Sardegna indagini per accertare la presenza di malattie batteriche del nocciolo e verificare l’efficacia nei loro confronti di nove oli essenziali (Artemisia, Bupleurum, Finocchio, Lavanda, Menta, Mirto, Rosmarino, Salvia e Timo) oltre che di cinque ceppi di Bacillus amyloliquefaciens.

La Moria del nocciolo è una malattia batterica che affligge fin dagli inizi degli anni ’80 la corilicoltura nel Viterbese e che si manifesta nel deperimento di una o più branche, fino alla morte della pianta, nella maggioranza dei casi. Il patogeno responsabile della malattia è di natura batterica e differenti studi hanno associato la patologia a due distinti batteri fitopatogeni: Erwinia gruppo amylovora e Pseudomonas avellanae.

L’obiettivo di questa ricerca è stato quello di chiarire la biologia dell’insetto coleottero scolitide Anisandrus dispar e il suo ruolo (diretto e/o indiretto) nella epidemiologia della moria del nocciolo causata dal batterio Pseudomonas avellanae nonché verificare l’influenza dell’ambiente sulla biologia dell’insetto e sullo sviluppo della malattia.