Il 14 e 15 luglio 2017 a Caprarola (Vt) si sono svolte le Giornate tecniche nazionali sul nocciolo. L’evento è stato organizzato dal Dafne dell’Università della Tuscia, dalla Soi – Società ortoflorofrutticola italiana, dal Civi Italia, da Ferrero Hazelnut Company e dall’Aiia – Associazione italiana di ingegneria agraria.
“C’è un impulso positivo per la corilicoltura – spiega Valerio Cristofori, ricercatore presso il Dipartimento di scienze agrarie e forestali dell’Università della Tuscia. Il convegno vuole essere un supporto al settore, che necessita d’informazioni aggiornate”
“Il nocciolo è una pianta decisamente rustica – spiega Roberto Botta, professore di Arboricoltura del Disafa, il dipartimento di Scienze agrarie, forestali e alimentari dell’Università di Torino – ed abbastanza facile da coltivare. Ha comunque le sue esigenze e ci vuole la giusta professionalità”.
“La forma di allevamento più usata in Italia – spiega Maria Corte, tecnico di Agrion – è quella a cespuglio, che ne indirizza la coltivazione negli anni. Nei nuovi impianti ci si sta indirizzando verso forme monocaule (vaso cespugliato ed alberello). In questo modo è possibile avere una gestione più ecosostenibile, sia economica che ambientale: ad esempio spollonatura meccanica, migliore resa produttiva, migliore uso degli agrofarmaci, raccolta meccanica”.
Il nocciolo ad oggi è sottoposto a norme obbligatorie comunitarie in materia di propagazione e commercializzazione vivaistica, fin dal 1997. Ma al di là degli aspetti normativi, per costruire un impianto che dia i frutti sperati è necessario mettere a dimora piante sane, garantite e dotate di buone radici. “In questo momento – spiega Luigi Catalano, direttore del Civi Italia – il livello massimo di garanzia è dato dal cartellino arancione della Cac. Questa però è una certificazione di processo, e non basta”.
“Nell’agroecosistema del corileto – spiega Luciana Tavella, professoressa di Entomologia generale presso il Disafa di Torino – la difesa integrata è fondamentale”. In questo modo è possibile preservare l’ambiente ma anche i molti insetti utili presenti. Per ridurre correttamente l’uso intensivo d’insetticidi è necessario conoscere quali prodotti sono più efficaci e selettivi, quando l’attacco dei fitofagi è pericoloso, quando i fitofagi sono più suscettibili ai trattamenti e la suscettibilità di quella varietà.
Leonardo Varvaro, professore di patologia vegetale presso il Dafne della Tuscia fa il punto sulle principali avversità: “Moria del nocciolo e avvizzimento del nocciolo (tra i batteri), oidio, gleosporiosi, mal secco, moniliosi, cancri rameali e marciume radicale (tra i funghi) e mosaico fogliare (tra i virus). Per tutti è possibile una strategia di riduzione agronomica e chimica”.
Per abbattere i costi di produzione è necessario meccanizzare parzialmente o integralmente le operazioni colturali con più alta richiesta di manodopera. Tante sono le opportunità che ci sta dando il processo d’innovazione tecnologica. “Ad oggi – spiega Danilo Monarca, professore di Meccanica agraria presso il Dafne – le maggiori innovazioni sono nell’ambito dei trinciasarmenti, della potatura e della spollonatura”.
Presentazioni:
La nocciola francese. Modello e densità.
Autore: B. Saphy – Cooperativa Unicoque
Ruolo del MIPAAF per la valorizzazione del settore corilicolo italiano
Autore: A. Manzo – MIPAAF
Vocazionalità ambientale e scelte varietali
Autori: R. Botta e N. Valentini – DISAFA Università Torino
Modelli di meccanizzazione sostenibile per la corilicoltura italiana
Autori: D. Monarca, M. Cecchini, A. Colantoni – Associazione Italiana Ingegneria Agraria
Controllo ecosostenibile delle malattie del nocciolo: situazione attuale e prospettive
Autore: L. Varvaro – DAFNE Università Tuscia
Difesa contro i principali fitofagi del nocciolo
Autore: L. Tavella – DISAFA Univeristà Torino
Requisiti, caratteristiche e tipologie del materiale di propagazione
Autore: L. Catalano – CiVi Italia
Potenzialità di una corilicoltura di precisione
Autore: F. Mencarelli – DIBAF Università Tuscia
Innovazione della tecnica colturale per la gestione ecosostenibile del noccioleto
Autore: M. Corte – AGRION
Aspetti economico-commerciali di una moderna corilicoltura in Italia
Autori: C. Pirazzoli e A. Palmieri – Dipartimento Scienze Agrarie Università Bologna
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