La corilicoltura cilena viaggia con il vento in poppa e macina record su record. Le nocciole in Cile crescono sia sul fronte produttivo che sull’export: segno che gli investimenti fatti in campo stanno dando i loro frutti.
Il punto sulla produzione
Di nocciole in Cile quest’anno ne sono state raccolte parecchie: quest’anno si è superata la soglia delle 100.000 tonnellate (clicca qui per approfondire): quindi il Paese sudamericano ha messo la freccia sull’Italia ed è diventato il secondo produttore corilicolo a livello globale, dietro la Turchia. L’incremento è stato notevole, sia per i nuovi impianti entrati in produzione, sia per rese in crescita, visto che la raccolta del 2024 si era fermata a 54.000 tonnellate. Le previsioni positive, come avevamo riportato in questo articolo, sono dunque state rispettate.
Esportazione di nocciole cilene
ProChile’s Market Intelligence Department ha da poco diffuso i dati sull’export (qui l’approfondimento completo) e le esportazioni di prodotti agroalimentari nel primo semestre 2025 hanno toccato un record storico: 12.460 milioni di dollari statunitensi, con una crescita del 9,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le nocciole hanno più che raddoppiato il loro valore, arrivando a 144 milioni di dollari, arrivando a un soffio dall’export delle noci, cresciuto del 53,6%, fino a raggiungere i 145 milioni di dollari.
Nuovi progetti per le nocciole in Cile
Il governo regionale della Araucanía ha avviato una strategia per trasformare la zona in uno dei principali poli produttivi di nocciole in Cile, con il sostegno di Corfo e Indap per incentivare i piccoli agricoltori. Il Governatore René Saffirio – come riporta Araucanía Noticias – ha recentemente incontrato i rappresentanti di Ferrero Hazelnut Company, che attraverso AgriChile gestisce coltivazioni nella regione. “La Araucanía ha un alto potenziale di crescita per le nocciole”, ha dichiarato Camillo Scocco, direttore generale di AgriChile. Attualmente, il Cile conta oltre 10.000 ettari coltivati, e si prevede che entro il 2031 si arriverà a 40.000. Il piano regionale prevede assistenza tecnica e commerciale per almeno 5 anni ai produttori che decidano di aderire. Secondo Saffirio, questa collaborazione con Ferrero rappresenta un’opportunità concreta per creare nuovi posti di lavoro e attrarre ulteriori investimenti agricoli nel territorio.
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Pubblicato 30-07-2025