All’approssimarsi del nuovo raccolto, i produttori turchi di nocciole devono fare i conti con un ulteriore calo dei prezzi dopo l’impennata causata dal forte gelo dell’aprile scorso. Gli effetti si fanno sentire in tutte le province corilicole del paese.
Questa settimana le quotazioni si sono attestate attorno alle 160 lire turche al chilo, producendo non poche delusioni nei produttori che speravano invece in una ulteriore crescita dei prezzi.
Le cause del calo
La ragione principale sarebbe la decisione del Turkish Grain Board (TMO) di vendere 10 mila tonnellate di nocciole al prezzo di 150 lire al chilo. Questa scelta ha inevitabilmente spinto l’offerta in maniera anomala, determinando gli effetti sui prezzi che sono sotto gli occhi di tutti.
Ma i produttori non hanno perso tutte le speranze, convinti che le gelate di inizio primavera abbiano causato perdite molto gravi per cui nel prossimo futuro le nocciole verranno a mancare con conseguente risalita delle quotazioni. Infatti, sebbene i dati ufficiali non siano ancora stati annunciati, molti operatori sono convinti che i danni potrebbero superare il 50% del raccolto 2025.
I consigli degli esperti
Gli esperti invitano caldamente i produttori a evitare il panico in questa fase per diverse ragioni. In particolare, la volatilità dei tassi di cambio, l’aumento della domanda di esportazione e gli annunci ufficiali sulla produzione 2025 potrebbero determinare una nuova direzione dei prezzi nelle prossime settimane.
I produttori dal conto loro sono in attesa di iniziative da parte delle istituzioni ufficiali. L’aspettativa è che venga sostenuto il mercato interno e quello delle esportazioni anche attraverso un annuncio chiaro e trasparente sulla reale entità del prossimo raccolto.
Fonte findiktv.com
Pubblicato 30-06-2025