Non esiste ancora una stima ufficiale dei danni da gelo verificatosi dal 10 al 12 aprile in diverse province corilicole della Turchia. Gli uffici statali competenti stanno alacremente lavorando per completare le indagini e nei prossimi giorni saranno resi noti i dati ufficiali. C’è comunque molta preoccupazione perché l’area colpita è vasta e in alcune zone la temperatura è scesa fino a -15 C°. Diverse fonti parlano di disastro storico. Produttori e commercianti riferiscono perdite almeno del 50%, se non anche superiori. Secondo altre fonti il danno si aggirerebbe almeno al 20%.
Come conseguenza i prezzi delle nocciole turche sono immediatamente cresciuti e il trend non accenna ad arrestarsi a tal punto che si stanno avvicinando rapidamente alla soglia storica di 200 lire turche al chilo. Sul libero mercato infatti il 29 aprile la qualità Giresun ha raggiunto la quotazione massima di 189,00 lire corrispondenti al cambio odierno a 4,32 euro.
Tutto ciò per il momento ha risollevato il morale dei produttori che da tempo chiedevano un aumento delle quotazioni a fronte dell’aumento dei costi di produzione, ma crea profonda inquietudine per il prossimo futuro.
L’incertezza origina forti tensioni sul mercato, mentre, come è ovvio, i produttori sono restii ad offrire la loro merce nella speranza di maggiori guadagni futuri.
Questi recenti aumenti dei prezzi si inseriscono in un contesto storico rialzista iniziato a partire dai primi mesi del 2024 come conseguenza del deludente raccolto 2023-2024 e continuato per la campagna successiva per la deludente qualità a causa della cimice asiatica e per la scarsità di grossi calibri.
Se verrà confermata la gravità delle perdite di produzione, è verosimile che questa fiammata dei prezzi nel prossimo futuro investirà anche i mercati mondiali dato il ruolo egemone della Turchia.
Fonti findiktv.com
freshplaza.it
Pubblicato 30-04-2025