Le nocciole della Georgia saranno protagoniste di un’operazione per aumentare gli standard della filiera. Il Paese, infatti, affila le armi per consolidare il suo posizionamento sul mercato globale della nocciola, che passa anche dall’innalzamento degli standard qualitativi e di sicurezza della sua produzione. A questo proposito l’Agenzia alimentare nazionale ha annunciato un’analisi ad ampio spettro di prodotti agrochimici, agrofarmaci e insetticidi nelle rivendite di mezzi tecnici per migliorare l’efficienza della produzione corilicola e il contrasto alla cimice asiatica.
Rivendite sotto esame per efficientare la filiera
Con questo round di test, pari a circa 500 campioni, l’agenzia mira a ottimizzare l’utilizzo e la gestione di queste sostanze, garantendo un controllo più efficace dei punti vendita specializzati, ai quali è chiesto di tenere registri delle vendite e rispettare precise condizioni di vendita per rimanere all’interno del programma statale di promozione della nocciola. “Migliorare i meccanismi di controllo nelle rivendite di agrofarmaci è importante per aumentare sia l’efficienza della produzione di nocciole che delle misure contro le cimici – nota Zurab Lipartia, vicedirettore dell’Agenzia alimentare nazionale -. Ci sono anche altre malattie che minacciano le nocciole e che possono essere prevenute con prodotti chimici di alta qualità”.
Nocciole della Georgia, per tutelare l’export serve un cambio di passo
Un giro di vite fondamentale per migliorare le performance di export corilicolo del Paese, che, come spieghiamo in questo articolo, vale il 3% del mercato mondiale ma soffre di una bassa produttività (solo 0,5 tonnellate per ettaro in media), dovuta principalmente a una cattiva gestione dei frutteti, e di problemi di qualità causa di numerosi respingimenti alla frontiera da parte del principale mercato di esportazione, la UE. Nonostante un calo delle esportazioni nel 2023 rispetto all’anno precedente, il settore rimane un pilastro dell’export georgiano, con un fatturato complessivo di oltre 78 milioni di dollari. L’Italia è il principale mercato di destinazione per le nocciole georgiane, seguita da Germania, Armenia e Russia. Mercati che chiedono standard qualitativi sempre più elevati e impongono un passo avanti alla filiera georgiana per rimanere competitiva.
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Pubblicato 02-09-2024