Il punto sulla corilicoltura della Georgia

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L’industria della frutta in guscio – nocciole, noci, mandorle e pistacchi – è fondamentale per la Georgia, essendo una delle più grandi in termini di esportazioni, occupazione e coinvolgimento di piccoli proprietari di appezzamenti, eppure non mancano sfide su tutti i fronti, ma con l’aiuto di un’ampia gamma di programmi da parte del governo, degli investitori e dei grandi gruppi commerciali sta crescendo e sta reggendo il confronto.

La situazione attuale

La produzione georgiana di nocciole  supera di poco il 3% di quella mondiale, che, com’è noto, vede la Turchia al primo posto a livello mondiale.

Sebbene la coltivazione della frutta in guscio in Georgia sia stata tradizionalmente dominata dalle nocciole, è in corso un cambiamento a favore delle mandorle e delle noci, soprattutto perché i raccolti di nocciole continuano a essere gravemente colpiti dalle infestazioni di cimici e la produzione non è più così attraente dal punto di vista finanziario come lo era quindici anni fa, come afferma un rapporto annuale 2022 dell’USAID Georgian Hazelnut Improvement Project. Nonostante la ripresa dei prezzi dopo il crollo del 2017-2018, si è verificato un aumento del costo dei fattori produttivi come le macchine, i prodotti fitosanitari e i fertilizzanti, che non è completamente compensato dall’aiuto e dai sussidi governativi. Il sostegno finanziario ai piccoli coltivatori di nocciole nel 2024 per i prodotti agrochimici necessari alla coltura ammonterà a quasi 11 milioni di dollari, rispetto ai quasi 8 milioni dell’anno scorso.

Tuttavia, come ha sottolineato il ministro dell’Agricoltura georgiano Otar Shamugia, nell’estate del 2023, nonostante questi problemi, la Georgia ha esportato ancora nell’UE oltre il 70% delle sue nocciole, di gran lunga la quantità maggiore della sua produzione di frutta in guscio. Ciò è tanto più impressionante se si considera l’elevato livello di controlli regolamentati sulle importazioni nella UE, che la Georgia ha ancora difficoltà a gestire.
Essendo i raccolti di nocciole aumentati a un tasso medio annuo del 7,1% dal 2016 al 2022, si sperava continuassero a crescere l’anno scorso. Tuttavia, non è andata così. Le forti piogge hanno colpito durante il raccolto e gli agricoltori non sono stati in grado di contenere completamente le persistenti infestazioni di cimici, quindi i raccolti sono diminuiti e il risultato è stato notevolmente inferiore al previsto.


A livello globale, la modernizzazione e le nuove tecnologie consentono di aumentare la produttività della filiera della frutta in guscio, una tendenza che si riflette anche in Georgia. Ciò è particolarmente importante per il settore delle nocciole, in difficoltà a causa delle dimensioni della sua catena di produzione e quindi della sua importanza economica per la Georgia. Secondo Eastfruit, tutto il comparto della frutta in guscio include 75.000 ettari di piantagioni che impiegano 70.000 agricoltori, personale in nove magazzini di essiccazione e stoccaggio e 60 impianti di lavorazione, 40 dei quali soddisfano gli standard moderni.

L’Associazione dei coltivatori di nocciole georgiane ha dichiarato l’anno scorso che piuttosto che aumentare il numero di frutteti, la sua priorità assoluta per i prossimi anni era “migliorare la qualità delle nocciole georgiane”. I problemi elencati da Merab Chitanava, presidente del comitato esecutivo dell’Associazione, alla conferenza annuale sono stati: “La lotta contro la cimice asiatica non è ancora finita, quindi i produttori devono continuare a lavorare sodo. Abbiamo in programma di migliorare la resa media dello sgusciato al 47% (ora è del 32%) e di aumentare la produzione ad ettaro”.

Le moderne aziende agricole commerciali producono fino a 2,5-3,0 tonnellate ad ettaro, mentre la media nazionale della Georgia è vicina a solo 0,5 tonnellate. I bassi raccolti sono dovuti principalmente a una cattiva gestione dei frutteti, ma secondo Merab Chitanava questo dato potrebbe essere corretto “anche entro due stagioni”.

Sforzi di modernizzazione e assistenza internazionale

Nel settore delle nocciole esiste oggi un’ampia gamma di interventi che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi dell’Associazione dei produttori. Il numero di respingimenti alle frontiere delle spedizioni di nocciole georgiane da parte dell’UE, la maggior parte a causa delle aflatossine prodotte da muffe, sta già diminuendo con il miglioramento della gestione del post-raccolta. Tuttavia, nonostante i miglioramenti in termini di qualità, le nocciole georgiane continuano a ottenere prezzi inferiori a quelli di altri grandi esportatori: i produttori turchi ottengono circa il 10% in più, ma quel paese, con il 71% della produzione globale, gode di enormi economie di scala e relativa efficienza.

Tra i numerosi progetti a sostegno dei produttori della Georgia, la maggior parte dei quali ha piccoli frutteti domestici con meno di 2-3 ettari, c’è un programma biennale della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) che aiuta 700 agricoltori (di cui 230 donne). Il piano è quello di passare al biologico per ottenere prezzi più alti e offrire formazione sulla lotta ai parassiti, sulla nutrizione del suolo, sull’innesto e sulle tecniche di coltivazione innovative.

Dal 2015 USAID sostiene un progetto di miglioramento della nocciola in Georgia, attuato dall’organizzazione statunitense per lo sviluppo alimentare Cultivating New Frontiers in Agriculture (CNFA) e collaborando con il grande gruppo dolciario italiano Ferrero (attore molto importante nell’industria delle nocciole della Georgia e proprietario di molti ettari di frutteti). Le attività si sono concentrate sull’aumento delle vendite all’esportazione e dei prezzi attraverso il miglioramento della qualità e il miglioramento della reputazione della Georgia come fornitore stabile e affidabile di frutta in guscio di alta qualità.

Un’ultima fase del programma è la costruzione di un sistema di tracciabilità, un elemento chiave per migliorare la qualità e la sicurezza dei consumatori. Ma al di là di questo c’è un piano per migliorare la qualità dei dati statistici sulla produzione di nocciole della Georgia, poiché solo così si possono fare analisi complete dei raccolti e delle vendite, nonché dei successi e dei fallimenti. “Questo”, afferma l’ultimo rapporto del progetto, “è vitale sia a livello aziendale che politico”.

Fonte: georgiatoday.ge
Pubblicato: 03-05-2024

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