Il settore corilicolo georgiano vuole dotarsi di un nuovo strumento: un catasto per mappare tutte le proprie produzioni. Uno strumento di cui, in ambito frutticolo, anche in Italia se ne parla da anni, anche se al momento resta lettera morta.
Il ministro della protezione dell’ambiente e dell’agricoltura georgiana, Otar Shamugia, ha parlato del settore delle nocciole georgiane in televisione. Nel programma “Business Partner” il Ministro ha osservato che la nocciola è un’importante coltura e uno dei principali prodotti di esportazione per il Paese. Migliaia di agricoltori sono impiegati nel comparto corilicolo e la maggior parte di loro lavora nella Georgia occidentale.
“L’anno scorso, dal Paese sono state esportate nocciole georgiane per un valore di circa 115 milioni di dollari. È importante ricordare che il mercato è diversificato al massimo grado possibile e che il 70% delle esportazioni è destinato all’Europa – ha detto l’uomo di governo – Quest’anno abbiamo avviato un monitoraggio dei processi nel settore delle nocciole. Non siamo riusciti a ottenere la stessa quantità e qualità del raccolto dell’anno precedente e i nostri agricoltori hanno sofferto le condizioni climatiche, nonché altri fattori esterni che si sono verificati nel mercato globale: alla fine tutto ciò ha portato alla riduzione del reddito degli agricoltori. Abbiamo tenuto incontri con i rappresentanti del settore delle nocciole per conoscere le loro esigenze e sfide, di conseguenza abbiamo lanciato un nuovo programma statale che sarà adattato alle esigenze specifiche dei produttori. La prima fase del progetto è il programma catastale, che mira a determinare le aree e le dimensioni delle piantagioni di nocciole, anche le varietà, e le specifiche esigenze degli agricoltori”.
All’interno del Ministero è stata creata una struttura ad hoc, già operativa. “Ad oggi, 20.000 ettari di noccioleti sono già stati censiti dal nostro personale di agenzia – ha concluso Shamugia – Visitiamo ogni villaggio, incontriamo i residenti e forniamo servizi a tutti gli agricoltori che lavorano in questo campo”.
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Pubblicato: 07-03-2023