Annata positiva per quantità e qualità
Complici le condizioni meteorologiche la raccolta è arrivata in anticipo, ma a quanto sembra quella che si preannuncia sarà un’annata positiva per quantità e qualità della produzione corilicola soprattutto tra l’Irpinia e il Nolano.
Queste due zone infatti non sembrano aver risentito dei problemi riscontrati nel napoletano dove come riporta il sito Nocciolare.it si sono visti frutti di piccolo calibro e raggrinziti all’interno, effetto dovuto al caldo e all’assenza di piogge dell’ultimo periodo.
Come spiega l’agronomo Dott. Francesco Napolitano – Responsabile Tecnico OP Cerere la produzione di nocciole si prospetta abbondante in quasi tutti gli areali: risultano penalizzate quelle aree di pianura maggiormente interessate dalle gelate tardive di aprile, ma non si sono registrati, significativi fenomeni di cascola nel mese di giugno. Infatti a differenza dello scorso anno, nell’annata in corso non si sono verificati fenomeni significativi di cascola anticipata dei frutti, a parte rari casi registrati sulle varietà tonde/tardive dovuto soprattutto ad una mancata impollinazione. Ma non è questo il caso della Mortarella irpina.
In generale l’anticipo delle raccolte è di almeno dieci giorni, soprattutto per la nocciola San Giovanni (varietà precoce), molto diffusa nel Napoletano e Casertano. L’annata in corso si presenta eccezionale in termini produttivi: produzioni elevate si registrano in provincia di Avellino e alto Casertano, aree poco colpite dalla gelata di aprile.
Da qualche giorno gli agricoltori stanno procedendo alle operazioni di raccolta anche in Irpinia. L’obiettivo è valorizzare la Mortarella irpina che quest’anno fa il suo esordio sul mercato dei primi lotti di prodotto certificato biologico, ovvero un prodotto certificato con marchio SQNPI che permette al consumatore di riconoscere i prodotti coltivati con le tecniche e i mezzi previsti dai disciplinari di produzione integrata.
Pubblicato 22-08-2020
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