Secondo il Ministero, la produzione per l’anno in corso ammonterebbe a 650.000 tonnellate, ma gli esportatori non ci stanno perché secondo le loro stime sarebbe di 850.000 tonnellate.
L’Istituto Statistico Turco ha annunciato una resa di nocciole di 700.000 tonnellate nelle sue prime previsioni per il 2021.
L’International Council of Hard Shells and Dried Fruits (INC) a maggio ha stimato la produzione 2021 della Turchia in 790.000 tonnellate.
Non è la prima volta che si verifica una situazione del genere e salomonicamente il Ministero turco, attraverso Cengiz Budan, Direttore generale facente funzione della Produzione vegetale, ha chiesto alle Direzioni Provinciali dell’Agricoltura e delle Foreste di effettuare un secondo rilievo del raccolto e di comunicarlo entro il 27 luglio prossimo.
La questione non è di poco conto perché dalla quantità della produzione discende direttamente il prezzo: meno nocciole ci sono, più alto è il prezzo, che invece scende quando sono tante; di qui l’interesse degli agricoltori a stime prudenziali e per converso degli esportatori a valori alti.
La raccolta delle nocciole inizierà nella prima settimana di agosto. Il Ministro dell’Agricoltura e delle Foreste, Bekir Pakdemirli, ha comunicato che il prezzo di acquisto sarà annunciato prima del raccolto e che il TMO continuerà a ritirare le nocciole come già fatto negli anni precedenti per sostenere il prezzo.
L’ultima parola sarà del presidente Recep Tayyip Erdogan.
Fonti: www.tarimdunyasi.net
Pubblicato: 24-07-2021