Frutta a guscio del Piemonte, il consorzio si rinnova

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Il 26 Gennaio 2024 a Cuneo si è riunita l’assemblea dei soci del Consorzio di Tutela e Valorizzazione della Frutta a Guscio del Piemonte chiamati a rinnovare le cariche del direttivo.

Il consorzio nasce nel 2021 con il nome “Mandorla Piemonte”, con l’intento di riunire i primi produttori di mandorle della provincia di Cuneo. Fin da subito nasce l’esigenza di organizzare e uniformare i metodi di produzione e concentrare il prodotto per i primi test di mercato. I piccoli traguardi raggiunti son comunque significativi: si stringe un accordo non vincolante con una realtà locale presente in GDO e negli anni successivi viene integrato al consorzio anche un nuovo prodotto, la noce del Piemonte, per dare forza e potere contrattuale alla struttura. Il consorzio cambia così il nome per diventare l’attuale “Consorzio di Tutela e Valorizzazione della Frutta a Guscio del Piemonte” e attualmente la base sociale è composta da 46 soci dislocati nelle provincie di Cuneo, Alessandria, Asti e Vercelli con un investimento totale di più di 70 ettari e 26mila piante tra mandorle e noci.

Il nuovo consiglio


Il nuovo consiglio formato da: Arnaudo Valter, Demarchi Silvia, Meineri Giuseppe, Milani Alberto, Verutti Daniel e Sereno Franco, ha eletto come Presidente Marchisio Stefano; assume invece la vicepresidenza Arnaudo Valter; mentre Sereno Franco è confermato Segretario. Nella foto di apertura il presidente Marchisio e il vice Arnaudo.

Frutta a Guscio del Piemonte, la visione per il futuro

Uno delle priorità dalla nuova governance del Consorzio sarà l’acquisizione di nuovi soci e attivare delle azioni che mirino a far conoscere i prodotti e l’operato dello stesso a livello nazionale ed internazionale. Tutto ciò attraverso azioni di marketing, pubblicità, partecipazioni a fiere ed eventi di settore per raccontare che la Regione Piemonte non è solo terra di grandi vini, nocciole e frutta fresca, ma anche un’areale vocato alla produzione di Mandorle e Noci di qualità. L’altitudine, la vicinanza delle Alpi, il clima fresco e la buona disponibilità di acqua irrigua fanno sì che il prodotto piemontese non abbia nulla da invidiare agli areali più vocati. I test sulla mandorla sgusciata effettuati quest’anno sul torinese hanno dato risultati positivi, riscontrando nel prodotto una qualità elevata al pari delle più famose mandorle siciliane.
Il Consorzio inoltre promuove l’organizzazione di giornate tecniche divulgative nelle aziende dei soci durante le più importanti fasi fenologiche e la predisposizione di un servizio tecnico adeguato che risponda alle esigenze dei diversi areali di produzione.

L’auspicio del presidente

Essendo il Consorzio una realtà nata da pochi anni, il Presidente Marchisio Stefano, desidera precisare che, non avendo stretto accordi di filiera in esclusiva con nessuna azienda commerciale, è aperto a tutte le opportunità di collaborazione e utilizzo dei marchi di sua proprietà in condivisione con partners che sposino i valori di sostenibilità e territorialità del proprio prodotto per sviluppare nuovi canali di vendita sia sul fresco che sul trasformato a base mandorla e noce, pasticceria e gelateria per valorizzare al massimo la produzione.
Non resta che immergersi, dunque, nella bontà e nel profumo della frutta in guscio del Piemonte assaporando il gusto antico della noce e la novità assoluta della mandorla, con la sua fioritura generosa che porta frutti che ricordano le fragranze del sud ma nati ai piedi del nostro Monviso.

Fonte: Consorzio di Tutela e Valorizzazione della Frutta a Guscio del Piemonte
Pubblicato 20-02-2024

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