Eriofide e cocciniglia: due nemici del nocciolo sempre attuali

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Gianluca Griseri, titolare di Nocciolo Service, è di recente intervenuto in un webinar organizzato da UPL per portare la propria decennale esperienza nella difesa del nocciolo da due importanti fitomizi: la cocciniglia e l’eriofide.

Approfittiamo della sua disponibilità per aggiornare i nostri lettori su queste tematiche e sulle corrette strategie di difesa da adottare.

Quali sono le motivazioni che vi hanno spinto ad organizzare questo incontro e qual è la situazione in Piemonte e nel resto d’Italia riguardo alla presenza di questi due nemici del nocciolo?

Da più parti d’Italia abbiamo continue segnalazioni di forti infestazioni di eriofide e di cocciniglia nei noccioleti, sia da parte di aziende ubicate nelle regioni storicamente dedicate alla coltivazione del nocciolo quali Piemonte, Lazio, Campagna, e Sicilia, sia da aziende situate in regioni che solo negli ultimi anni hanno iniziato a sviluppare la coltivazione del nocciolo, quali Toscana, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Umbria.

Quali possono essere stati i fattori scatenanti di queste infestazioni?

I fattori che possono aver contribuitoal diffondersi dell’eriofide e della cocciniglia nei nostri noccioleti sono tanti. Innanzitutto il limitato numero di principi attivi registrati e quindi utilizzabili nei nostri noccioleti, problema questo che colpisce l’intera filiera frutticola, ma che è particolarmente impattante sul nocciolo.
Inoltre l’aumento verificatosi negli ultimi anni delle superfici coltivate a nocciolo che, soprattutto in alcune zone, può generare una minor tempestività nell’effettuare i trattamenti necessari.
Non ultime le variazioni di temperatura e di precipitazioni da un’annata all’altra che non ci permettono di avere un periodo certo e predeterminato nel quale effettuare gli interventi.

Per ottimizzare le strategie di difesa il ruolo dell’assistenza tecnica e dei monitoraggi è essenziale; come bisogna operare?

Sono ormai oltre 90.000 gli ettari coltivati a nocciolo in Italia. Occorre mettere in campo un puntuale ed attento monitoraggio dell’eriofide e della cocciniglia in tutti i noccioleti, un servizio di assistenza tecnica che accompagni l’agricoltore in tutte quelle scelte necessarie per una gestione razionale e sostenibile del noccioleto. Monitoraggio, assistenza tecnica, scelta idonea del prodotto da utilizzare e corretta distribuzione sono le parole chiave per una lotta efficace.

Quali sono i danni che eriofide e cocciniglia arrecano al noccioleto, e quali sono le armi che abbiamo a disposizione?

Presenze significative dell’eriofide e della cocciniglia creano danni sia alle piante in fase di allevamento, limitandone lo sviluppo vegetativo, sia nei noccioleti adulti dove la riduzione è anche a carico delle nocciole prodotte. Galle ingrossate per l’eriofide, abbondante melata e successiva formazione di fumaggine per la cocciniglia, sono le manifestazioni che ne evidenziano la presenza. Per l’eriofide le soglie indicative d’intervento sono il 10% di gemme colpite in noccioleti in allevamento e il 15% di gemme colpite nei noccioleti in produzione; si tratta comunque di un acaro che non va lasciato proliferare, altrimenti diventa poi difficile riportare la sua presenza sotto una soglia che non causi danni. Nel caso di superamento della soglia si interviene con un primo trattamento ad inizio migrazione ripetuto dopo 10/12 giorni a seconda del prodotto impiegato e dell’andamento meteorologico (temperature e piogge). I prodotti a base di zolfo bagnabile o in polvere sono quelli più comunemente utilizzati e autorizzati nei Disciplinari di lotta Integrata. Ci sono anche alcuni acaricidi specifici registrati il cui impego è solitamente riservato ai casi di forti infestazioni.
Nel caso della cocciniglia il prodotto attualmente di riferimento è l’olio minerale.

I momenti ottimali per gli interventi?

Per quanto riguarda il Piemonte i tecnici e gli agricoltori proprio in questi giorni sono impegnati ad effettuare i monitoraggi necessari al fine di individuare il momento migliore per intervenire contro l’eriofide. Dalle indicazioni ricevute al momento, salvo per qualche zona particolare, è ancora presto per intervenire: si attende l’imminente aumento delle temperature annunciato dalle previsioni meteorologiche. Invito tutti a seguire i bollettini tecnici del coordinamento regionale redatti da Agrion (Fondazione per la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo tecnologico della Regione Piemonte), in collaborazione con le due organizzazioni di produttori Asprocor e Ascopiemonte e tutti i tecnici delle Organizzazioni Sindacali. Analoghe attività sono svolte dalle Associazioni di Produttori presenti nelle principali aree corilicole come Lazio e Campania alle quali gli agricoltori possono fare riferimento.

Lei è il responsabile tecnico di Nocciolo Service. Quali sono i servizi che offre Nocciolo Service?

Nocciolo Service è una società che ha come obiettivo la promozione, la valorizzazione e lo sviluppo della coltivazione del nocciolo in Italia e all’estero. I principali servizi che offre nocciolo Service sono l’assistenza tecnica pre e post impianto, la fornitura di piante di nocciolo certificate e garantite e la realizzazione di nuovi impianti di nocciolo con la formula chiavi in mano.

Nei prossimi giorni i lavori presentati e la registrazione dell’incontro sono disponibili sul sito www.noccioloservice.com che vi invito a visitare.

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