Le politiche in favore dei distretti, le performance economiche della coltura, la specializzazione territoriale e l’impatto sulla sostenibilità ambientale, la valorizzazione dei rapporti di filiera. Tutte le risposte nelle relazioni e negli interventi filmati tratti dal webinar «Sostenibilità e tracciabilità, asset decisivi per la coltura del nocciolo» organizzato il 18 novembre 2021 da Edagricole e Ferrero HCo.
Fa bene all’ambiente, sostiene l’economia dei distretti rurali e stimola lo sviluppo di strette relazioni di filiera, con effetti positivi sui livelli occupazionali delle aree interne.
Il nocciolo è una coltura che vive una fase di forte crescita in Italia, sorretta da una domanda mondiale in espansione e da un’immagine di triplice sostenibilità ambientale, economica e sociale che nemmeno le forzature di alcune inchieste sensazionalistiche riescono a scalfire.
La domanda di formazione e informazione tecnica
La scelta di puntare su questa coltura offre opportunità concrete e “di lungo periodo” agli imprenditori agricoli, richiedendo però il massimo impegno in termini di professionalità e competenza. Per questo, per rispondere alla forte richiesta di formazione ed informazione tecnica, Ferrero Hazelnut Company collabora con Edagricole in progetti di comunicazione come quello che ha dato vita al webinar «Sostenibilità e tracciabilità, asset decisivi per la coltura del nocciolo» ospitato sulle piattaforme digitali di Tecniche Nuove.
Gli oltre 800 iscritti all’evento hanno potuto apprezzare gli interventi ricchi di dati e di informazioni di personalità del mondo della ricerca che hanno approfondito i parametri economici, sociali, politici che rendono questa coltura sempre più sostenibile e resiliente.
Il doppio impegno di Ferrero HCo
Ferrero Hazelnut Company (HCo) è la divisione del Gruppo Ferrero che ne riunisce in un’unica realtà tutte le attività relative alle nocciole, per favorire qualità e innovazione.
Eric Schlesinger, General Manager di questa realtà, ne ha spiegato il doppio impegno in favore della gestione integrata della filiera corilicola. «Da una parte l’applicazione di progetti d’innovazione attraverso l’Agri Competence Centre gestito da Tommaso De Gregorio per lo sviluppo del progetto Ferrero farming values che si occupa di temi di agricoltura rigenerativa e tracciabilità».
«Dall’altra l’impegno sul fronte della trasformazione del prodotto a partire dai classici processi di calibratura, sgusciatura e selezione, con la necessità di stretti controlli fitosanitari in favore dell’ottenimento di semilavorati di massima qualità da fornire ai sette stabilimenti di lavorazione di Ferrero presenti al mondo. Il più importante dei quali è attivo nell’area dei Monti Cimini (Viterbo), dove lavorano più di 130 persone e in cui Ferrero ha investito negli ultimi anni oltre 20 milioni di euro».
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Autore: Lorenzo Tosi
Copyright: www.terraevita.edagricole.it
Pubblicato: 5-2-2022