Il TMO ha avviato il ritiro delle nocciole turche del raccolto 2017 ed ha fissato il relativo prezzo. La notizia è molto importante perchè questo prezzo è destinato a condizionare anche il libero mercato.

I prezzi che le nocciole hanno avuto sul mercato libero nei giorni scorsi non soddisfano→

Not a lot of movement is seen on the Turkish market. Availability of good→

Le stime sul raccolto di nocciole del 2017, a conclusione dei lavori recentemente svoltisi, sono stati pubblicati sul quotidiano Ordu Olay.

Nurittin Karan, direttore delle Camere dell’Agricoltura di Giresun, ha affermato di non tenere conto di nessuna delle previsioni sul raccolto che non sia proveniente dal governo. “Non prenderemo in considerazione dati non provenienti da fonti istituzionali statali.”

Sono state diffuse le stime sul raccolto di nocciole della prossima stagione nel corso del 36° Congresso mondiale della frutta secca e a guscio tenutosi in India nei giorni scorsi su organizzazione dell’International Nut and Dried Fruit Council (INC).

After months of yoyoing prices the Turkish market seems to settle down due to the involvement of the TMO. The guaranteed prices as published by TMO formed a stable base for stockholders and handlers.

La Direzione generale del TMO ha comunicato che inizierà a ritirare le nocciole turche dalla data del 24 aprile 2017. Come conseguenza si prevede un recupero del prezzo a livello mondiale. Nell’allegato il testo integrale del comunicato tradotto con l’indicazione dei prezzi di sostegno.

Arslan Soydan, membro del consiglio direttivo dell’Unione delle Camere dell’Agricoltura (Türkiye Ziraat Odaları Birliği – TZOB) ha rilasciato alcune dichiarazioni sui prezzi delle nocciole nuovamente in calo, facendosi portavoce della frustrazione dei produttori turchi. “Sta nascendo il dubbio che questi prezzi siano messi in atto per far allontanare i produttori dai loro campi. Non possiamo assolutamente accettare questi prezzi. Non possono prendersi gioco dei produttori in questo modo.”

Dopo le aspettative disattese di quest’anno a causa di gelate, siccità e oidio, i produttori guardano al 2017 con speranza.