Ferrero sempre più interessata alla Turchia e al Cile

La Turchia, primo produttore mondiale, nel 2024 ha esportato 323.243 tonnellate di nocciole e ne ha ricavato 2,6 miliardi di dollari. Nei primi 5 mesi di quest’anno, le esportazioni hanno superato 1 miliardo di dollari.

Uno dei maggiori attori della filiera è Ferrero Hazelnut Company (HC0), sussidiaria del Gruppo Ferrero che si occupa della produzione sostenibile di nocciole a livello globale. L’azienda da 11 anni fornisce un supporto significativo per lo sviluppo della corilicoltura turca.
Continuando i suoi investimenti ininterrottamente, Ferrero Hazelnut, grazie alla sua produzione con oltre 1000 dipendenti, nel 2023 ha fornito un contributo di 1,4 miliardi di euro all’economia del paese, tenendo conto sia degli effetti diretti che di quelli indiretti.

In una intervista rilasciata alla testata Posta.com.tr  Bamsi Akin, direttore generale di Ferrero Hazelnut, ha illustrato le linee di azione del suo Gruppo a sostegno della corilicoltura turca.

Dal 2014 gli investimenti complessivi sono ammontati a circa 140 milioni di euro finalizzati alla modernizzazione della filiera produttiva. E’ stato  ricostruito l’impianto di lavorazione delle nocciole di Düzce, con un investimento di circa 80 milioni di euro. Inoltre, circa  60 milioni di euro sono stati impegnati nell’ammodernamento delle altre strutture operative.

Continuano anche gli investimenti sociali a sostegno del comparto produttivo. Dal 2012 sono stati investiti oltre 27 milioni di euro attraverso il programma Ferrero Value Farming (FFV), che si concentra sulle persone e sulle pratiche colturali dall’impianto fino alla raccolta, con l’obiettivo di sostenere il valore delle nocciole nella regione del Mar Nero. Più di 50 mila produttori hanno avuto l’opportunità di produrre con Buona Agricoltura e Buone Pratiche Sociali su una superficie complessiva di 100 mila ettari.

Ferrero in Cile

Secondo i dati dell’Ufficio cileno per gli Studi e le  Politiche agricole (ODEPA) del Governo cileno, la superficie dedicata al nocciolo è passata dagli 8.686 ettari del 2014 ai 49.263 del 2024. A questo aumento della produzione guarda con particolare attenzione il gruppo italiano Ferrero.

Il CEO di Ferrero Hazelnut Company (HCo),  Marco Botta ha recentemente visitato le regioni di Maule, Ñuble e La Araucanía, cuore della corilicoltura cilena, e gli stabilimenti di AgriChile, filiale del gruppo di Alba, che produce nocciole nei suoi quasi 5.000 ettari e ne acquista da terzi per poi rifornire i centri produttivi di Ferrero in diverse parti del mondo. Il Cile occupa già le prime posizioni a livello mondiale come fornitore di materia prima e nei prossimi anni vedrà crescere ulteriormente il suo ruolo.

In un’intervista rilasciata al quotidiano cileno El Mercurio, Marco Botta ha preso atto con soddisfazione della continua crescita della produzione cilena, esprimendo la propria convinzione che il Cile supererà paesi come l’Italia e gli Stati Uniti per posizionarsi al secondo posto nella graduatoria mondiale dei produttori dietro alla Turchia.
Il Gruppo ha l’ambizione di continuare a crescere, raddoppiando le dimensioni della sua attività nell’arco di un decennio per cui ha bisogno di aumentare l’approvvigionamento di nocciole. A tal proposito il Cile potrà svolgere un ruolo determinante.

Fonti: posta.com.tr
theclinic-cl.cdn.ampproject.org
Pubblicato 16-06-2025

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