Manca davvero poco alla prima edizione de “Il Nocciolo – Prove in campo”. Un appuntamento atteso da tutta la filiera corilicola perché, davanti alle problematiche che sta affrontando il comparto, ci sono anche possibili soluzioni tecniche e tecnologiche. E proprio queste, assieme a un confronto con esperti e ricercatori, sabato 24 maggio a Cherasco saranno al centro della manifestazione organizzata da Confagricoltura Cuneo, Agrimpresa e Nocciolo Service (clicca qui per il programma).
Nocciolo, una spinta all’innovazione
Per Roberto Abellonio, direttore di Confagricoltura Cuneo, è fondamentale innovare: da un punto di vista varietale, sicuramente, ma anche nella gestione dei noccioleti. “Lo stimolo parte dalle nuove tecnologie e dal lavoro che, realtà come Agrion, stanno portando avanti – esordisce Abellonio -. In areali come quello piemontese siamo rimasti un po’ troppo legati alle tradizioni, ma i cambiamenti climatici e il mercato ci mettono davanti a un’evoluzione rapida: oggi parliamo di irrigazione, di meccanizzazione e di innesto, tanto per fare un esempio, aspetti che vent’anni fa non erano minimamente considerati. Con l’evento ‘Il Nocciolo – Prove in campo’ metteremo in fila tutti questi aspetti strategici per lo sviluppo della corilicoltura. Davanti alla difficoltà di trovare manodopera specializzata bisogna rispondere con la meccanizzazione”.

C’è poi la ricerca scientifica. “Dobbiamo capire su quali fattori mettere a punto le tecniche colturali, come le variazioni climatiche influenzano la fisiologia del nocciolo, come con le potature si possa diminuire l’alternanza produttiva e le malattie del legno – prosegue Abellonio -. La gestione del suolo è un altro tema di grande attualità. E’ importante dare certezze scientifiche agli agricoltori: se c’è una cascola dobbiamo conoscerne le cause”.
Confagricoltura Cuneo offre ai corilicoltori un servizio di assistenza tecnica specifico sul settore ortofrutticolo, con tecnici specializzati su nocciolo e castagno. “Dai bollettini sui trattamenti al monitoraggio degli insetti – conclude il direttore – affianchiamo gli agricoltori nel lavoro quotidiano: la crescente specializzazione delle aziende agricole nella produzione di nocciole è sostenuta anche da questo lavoro”.
I contenuti dell’evento Il Nocciolo – Prove in campo
Gli organizzatori confidano in una bella giornata di sole che permetta di svolgere tutte le prove in campo preventivate e le attività legate alla zona espositiva e a quella congressi. Anche se non è obbligatorio iscriversi molti si sono già prenotati sul sito www.confagricolturacuneo.it.

“Ricordo che ci saranno 8 incontri tecnici dove si affronteranno le principali avversità ma anche innovazioni relative alla coltivazione del nocciolo. In particolare alle ore 11,30 si parlerà delle nuove varietà di nocciolo americane che, visti i risultati ottenuti all’estero, fanno ben sperare sia per quantità sia per qualità – illustra Gianluca Griseri, fondatore di Nocciolo Service e promotore dell’evento -. Alle 15, invece, in collaborazione con il Centro di Castanicoltura della Regione Piemonte l’incontro avrà come tema ‘Nocciolo e Castagno: colture complementari sul territorio’. Da sempre specialmente nelle zone prossime alle montagne queste due colture sono complementari”.
Uno sguardo alla nuova campagna e alle prospettive future
Senza avventurarsi in previsioni avventate, proviamo a scattare una fotografia della situazione. “La fioritura è in generale buona, come non si vedeva da tempo – afferma Griseri -. Sull’andamento vegetativo siamo finalmente ‘giusti’, né troppo anticipati né troppo in ritardo. Nei mesi scorsi di freddo ne abbiamo avuto a sufficienza, lo stesso per la pioggia, anche se, a dire il vero, è mancata la neve”.

Ma qual è l’andamento dei nuovi investimenti sul nocciolo? “Per quanto riguarda il Piemonte, dopo due annate piene di difficoltà, c’è stato un inevitabile rallentamento soprattutto nelle zone dell’Alta Langa – risponde Griseri -. Come Nocciolo Service abbiamo realizzato molti nuovi impianti nel saluzzese, cuneese, astigiano e alessandrino dove si è continuato a piantare, utilizzando principalmente la varietà Biglini rispetto alla TGT e realizzando anche impianti più fitti: 5×3 o 4,50×2. Soprattutto nell’Alta Langa abbiamo impianti vecchi, ormai non più produttivi che andrebbero sostituiti. Come Nocciolo Service non solo ci occupiamo di realizzare nuovi impianti, ma vendiamo piante di nocciolo certificate e garantite in vaso o a radice nuda delle principali varietà richieste dal mercato. Forniamo assistenza tecnica pre e post impianto, nonché la progettazione dell’intero noccioleto. Dal 1 maggio abbiamo l’esclusiva per la vendita delle nuove varietà di nocciolo americane Yamhill, McDonald e Pacifica – conclude Gianluca Griseri – con i relativi impollinatori. Insomma un servizio a 360 gradi”.
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Pubblicato 19-05-2025