La Turchia ha una notevole scorta di nocciole invendute. Il TMO, l’ente governativo che acquista e vende nocciole sul mercato per regolare i prezzi, ha deciso di passare alla vendita delle scorte. Questa mossa è condivisa dagli esportatori, che però non sono d’accordo con i prezzi praticati dallo stesso TMO.
Le vendite inizieranno lunedì 19 giugno e riguarderanno 23 mila tonnellate di nocciole, che secondo le statistiche preliminari di GeoStat, corrispondono al 70% della produzione totale della Georgia nel 2022. La decisione di vendere è accolta con favore perché la Turchia ha grandi volumi di scorte, che, se non fossero ridotte, eserciterebbero una pressione negativa sui prezzi nella prossima stagione.
Tuttavia, ci sono alcuni problemi. Il TMO infatti venderà a prezzi variabili per chilogrammo da 65 ($ 2,76) a 68 lire turche ($ 2,89). Se assumiamo una resa del 50%, per le nocciole sgusciate i prezzi del TMO oscilleranno da 5,52 a 5,78 dollari al kg. Gli esportatori turchi sono molto preoccupati perché, dovendo ovviamente aggiungere i loro margini, i prezzi saliranno ulteriormente, facendo perdere di competitività alle nocciole turche. Teniamo presente che nel maggio 2023, la Georgia ha esportato nocciole a 5,50 dollari/kg.
Il recente calo della lira e gli alti livelli dei prezzi stanno fortemente penalizzando il mercato turco delle nocciole.
Fonte: east-fruit.com
Pubblicato: 18-06-2023