L’International Nut and Dried Fruit Council (INC) ha pubblicato le statistiche aggiornate sulle stime globali della produzione di nocciole. Il raccolto italiano 2022/23 è valutato in 90.000 tonnellate (con guscio), ben al di sotto delle 140.000 tonnellate stimate nel giugno scorso (clicca qui per leggere l’articolo): questo è il conto presentato dalla siccità. Se l’Italia piange, la produzione di nocciole turca va meglio del previsto, con un raccolto di 830mila tonnellate. I volumi globali di nocciole ammontano invece a 1.230.128 ton, in linea con le stime precedenti e meglio del raccolto 2021/22, pari a 1.165.150 ton.
Turchia
Dopo un raccolto di successo, i prezzi di mercato in lire turche hanno registrato uno sconto di circa il 10% rispetto al prezzo di riferimento del Tmo (Ufficio Turco dei Prodotti Agricoli). Il motivo? Secondo l’ultimo report INC dell’8 marzo è la domanda limitata, principalmente dall’Unione europea.
Nel frattempo, Tmo ha coperto circa 150.000 tonnellate dal mercato con criteri di acquisto meno severi del solito rispetto all’inizio della stagione. A metà gennaio, i prezzi in lire turche erano aumentati di circa il 35%. Grazie al valore stabile della moneta, i prezzi in dollari ed euro sono aumentati rispettivamente del 32% e del 18%. Sebbene le vendite natalizie siano state forti, la domanda di varietà turche è stata limitata a febbraio a causa dei prezzi elevati e del tasso di cambio controllato. La Turchia ha registrato l’inverno più caldo e secco degli ultimi decenni e questo potrebbe influire sulla produzione di nocciole. Fioritura precoce, mancata corrispondenza della sequenza di impollinazione, mancanza delle ore di freddo e rischio di gelo – avverte INC – sono le variabili da tenere d’occhio.
Italia
Le temperature all’inizio dell’inverno sono state molto miti – ricorda INC – rischiando la fioritura precoce e danni da gelate tardive in primavera. Fortunatamente, a metà gennaio le temperature sono scese e, si spera, gli alberi saranno in grado di accumulare le ore di freddo necessarie, che erano ben al di sotto del 2022 nella maggior parte delle regioni produttrici.
Stati Uniti d’America
Le condizioni ideali della stagione di crescita in Oregon, abbinate a un periodo secco, hanno prodotto un’eccellente qualità del raccolto con livelli di difetti molto bassi. Si rileva una maggiore pressione della cimice marmorizzata. Le attuali stime valutano il raccolto 2022/23 a 72.400 tonnellate, il 17% in più rispetto alla stima dell’Usda.
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Pubblicato: 15-03-2023