Piemonte: una buona annata 2016 per le nocciole – Intervista con il Centro Sperimentale per la Corilicoltura di Agrion

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Intervista con il Centro Sperimentale per la Corilicoltura di Agrion
Piemonte: una buona annata 2016 per le nocciole

In Piemonte, negli ultimi anni si è assistito a un aumento annuo del 10-12% della superficie coltivata a nocciolo, un trend in controtendenza rispetto a quello che sta invece interessando la Campania, la regione italiana storicamente più corilicola, dove addirittura si sta registrando una contrazione delle superfici. E’ quanto dichiara Mauro Forneris a FreshPlaza.

Secondo i dati Istat, a parte la provincia di Novara, tutto il Piemonte è interessato da noccioleti, anche se le zone di produzione principali sono la provincia di Cuneo con 11mila ettari, seguita dalla provincia di Asti con 4mila ettari, quella di Alessandria con 1500 ha e quella di Torino con 400 ha. Dell’intera produzione piemontese, il 95% proviene da agricoltura integrata e il 5% da agricoltura biologica; la prima è interamente destinata all’agroindustria.

“Per quanto riguarda la stagione 2016, mancando completamente l’inverno, il periodo dell’impollinazione è durato 4 mesi, da dicembre fino a marzo; questa impollinazione prolungata si traduce oggi in nocciole di diverse pezzature e con una significativa scalarità di maturazione” spiega Mauro Forneris.


Soffiatura delle nocciole (Foto: Sonnati)

Per quanto riguarda la difesa, ci sono stati problemi di funghi (Oidio e cancri rameali) e batteriosi, tuttavia, come Agrion e tecnici delle organizzazioni professionali, particolare attenzione è stata rivolta alla cimice asiatica “su cui c’erano tante perplessità – continua Forneris – siamo partiti già a metà maggio con i controlli (frappage), e sembra che la strategia adottata per il nocciolo abbia limitato i danni per quanto possibile. Dai controlli eseguiti, fino a questo momento il danno da cimice, non solo asiatica, è piuttosto basso, la produzione è molto alta, per cui potremmo dire che l’annata 2016 delle nocciole si presenta molto buona”.


Raccolta delle nocciole (Foto: Sonnati)

La raccolta in Piemonte è iniziata dopo Ferragosto e proseguirà fino alla prima decade di settembre. La qualità delle nocciole è ottima; le rese inizialmente erano intorno al 42%, mentre in questi giorni si stanno raggiungendo rese medie prossime al 45% e in alcune partite eccezionali anche il 49%. Mediamente la produzione a ettaro potrà raggiungere in alcune aree anche i 25 q.li, laddove non ci sono stati problemi dovuti a eventi meteorici calamitosi; purtroppo alcune località hanno subito danni anche del 50%”.

Claudio Sonnati riferisce: “Secondo le quotazioni proposte nelle due fiere piemontesi più importanti, Cortemilia (CN) e Castagnole Lanze (AT), è emerso che i prezzi di partenza, in base alla resa in sgusciato, dovrebbero essere pari a € 8-9. Riferendo i prezzi al quintale, minimi e massimi indicati variano da 350 a € 420 al quintale.”

La maggior parte delle nocciole vengono ritirate per l’agroindustria, anche se localmente aumentano le aziende che si stanno attrezzando per una minima lavorazione e per completare la filiera con prodotti come nocciole sgusciate, farine, pasta, dolci, ecc.

I tecnici Agrion concludono: “Pur essendo la nocciola piemontese molto più conosciuta all’estero – grazie al marchio Nocciola Piemonte IGP – che non in Italia, per il momento non disponiamo di quantitativi tali da poter parlare di un export significativo.”

Contatti:
Forneris Mauro e Claudio Sonnati
Agrion -Fondazione per la ricerca l’innovazione e lo sviluppo tecnologico dell’agricoltura piemontese
Via Falicetto, 24
12030 Manta (CN)
Tel.: (+39) 0175 1953030
Centro Sperimentale per la Corilicoltura
Strada Provinciale, 31/2 – 12050 Cravanzana (CN)
Recapito: Unione Montana Alta Langa, via Oberto, 1
12060 Bossolasco (CN) – Telefono 0173 799000
Email: m.forneris@agrion.it
Email: c.sonnati@agrion.it

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