Nocciole: soddisfazione per il no all’importazione in Europa di nocciole in esenzione di dazio

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Vivo apprezzamento di Confagricoltura per l’esito dell’incontro del Comitato doganale che, riunitosi il 18 dicembre presso la Commissione UE, preso atto delle opposizioni presentate da diverse aziende italiane, ha respinto la richiesta di autorizzazione all’importazione di nocciole in esenzione di dazio da Paesi terzi e, pertanto, ha stabilito che non verrà autorizzato nessun contingente di importazione di nocciole a dazio zero.

Come si ricorderà, nei giorni scorsi, Confagricoltura aveva reso noto che era stata presentata una richiesta da parte della Germania di concedere la possibilità di importare a dazio zero nocciole, a seguito della richiesta di alcuni operatori europei che avevano dichiarato l’indisponibilità di prodotto sul mercato interno ed avevano dichiarato di voler importare il prodotto da Turchia e Azerbaigian.

Confagricoltura era già prontamente intervenuta, il 6 dicembre scorso, e, a seguito di un incontro della Federazione nazionale della frutta in guscio, aveva evidenziato alle Amministrazioni nazionali ed alle Istituzioni europee come non ci fossero i termini per ulteriori concessioni e che il prodotto italiano era disponibile ed anche di qualità.

La decisione di non concedere ulteriori concessioni tariffarie per l’import di nocciole non può, dunque, che essere accolta con favore, anche perché avrebbe rischiato di determinare un ulteriore peggioramento della bilancia commerciale nazionale del comparto. Secondo i dati di Confagricoltura, infatti, già nei primi nove mesi del 2019 l’import complessivo di nocciole è aumentato rispetto allo stesso periodo dello stesso anno del 9% in quantità e di oltre il 20% in valore (vedi tabella qui sotto).

Confagricoltura ringrazia pertanto i ministeri delle Politiche agricole e degli Affari esteri per l’impegno profuso per la risoluzione di questa problematica che avrebbe potuto avere forti ripercussioni sul settore della corilicoltura italiana già interessata da una campagna non facile.

La soddisfazione di Unaproa e Cia
Unaproa esprime grande soddisfazione per il risultato ottenuto in ambito comunitario per il rigetto da parte del comitato doganale dell’istanza presentata da un’industria tedesca.

A livello nazionale hanno risposto quattro operatori del settore di cui tre Organizzazioni di produttori, tra cui le OP Assofrutti di Viterbo ed Ascopiemonte di Cuneo, entrambe associate ad Unaproa.

Il risultato ottenuto” dichiara Pompeo Mascagna, consigliere di amministrazione di Unaproa e presidente dell’OP Assofrutti, “è di fondamentale importanza per il nostro settore che sta vivendo un momento di particolare difficoltà. Se la richiesta della ditta tedesca fosse stata accolta si veniva a creare un precedente pericoloso con ripercussioni commerciali negative per l’intero comparto”.

“Lavorare in stretta collaborazione con i ministeri competenti e le rappresentanze delle OP” dichiara il dr. Roberto Cherubini, dirigente del MiPAAF ” è la strada maestra per ottenere risultati positivi”.

Cia-Agricoltori Italiani apprende con soddisfazione la decisione del Comitato doganale, riunitosi presso la Commissione Ue, che, dopo aver preso atto delle opposizioni presentate da quatto aziende italiane, ha respinto la richiesta di import a dazio zero per le nocciole dalla Turchia.  

Cia per prima aveva lanciato l’allarme il 22 novembre, a seguito della richiesta della Germania, considerando il grave danno che tale agevolazione avrebbe arrecato allo sviluppo italiano nella coltivazione del frutto in guscio, indispensabile per l’industria dolciaria.

Come si ricorderà, la Germania aveva richiesto la sospensione dei dazi per le nocciole turche per compensare una prevista riduzione di prodotto italiano nel 2019-20, causata dagli eventi climatici sfavorevoli nella penisola. Secondo le stime Cia-Agricoltori Italiani, l’impatto climatico avverso non è stato, invece, così negativo da compromettere le forniture richieste dal mercato tedesco e Cia riteneva che la motivazione della Germania fosse puramente strumentale. Berlino è già il primo mercato di sbocco per le nocciole del Paese della Mezzaluna (25%): il dazio zero avrebbe potuto creare un precedente, aprendo il fronte a una concorrenza sleale dalla Turchia che avrebbe tagliato fuori il nostro Paese, principale competitor nel settore.  

La produzione di nocciole in Italia è in rapido sviluppo in questi ultimi anni, con un aumento del 10% nel biennio 2016-18. Il nostro Paese è stabilmente il primo produttore europeo, con una quota di mercato del 77% ed è leader nell’export nel continente, con market share del 34%.

La produzione italiana è attualmente concentrata in 4 regioni (Lazio, Campania, Piemonte e Sicilia), ma si sta espandendo anche in molte altre aree. Il “boom” turco nella produzione di nocciole è stato, peraltro, oggetto di critiche dalla comunità internazionale, evidenziate dall’inchiesta del New York Times che ha accusato Istanbul di impiegare nella raccolta rifugiati siriani senza tutele, sfruttando anche il lavoro minorile. 

Pubblicato 20-12-2019

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