“Le esportazioni di nocciole dalla Turchia, principale produttore mondiale, verso l’Europa sono diminuite del 35% quest’anno dopo che gli europei hanno iniziato a tagliare le loro spese in risposta all’aumento dei prezzi dell’energia“. Questo é quanto riporta l’agenzia di stampa Xinhua (Nuova Cina) in una recente intervista agli addetti ai lavori turchi.
“La Turchia produce circa il 56% della produzione mondiale e il 90% esportazioni va in Europa“, afferma Mustafa Demirci, produttore ed esportatore di nocciole della provincia di Giresun, località famosa per i suoi noccioleti, situata sulla costa del Mar Nero. “Il calo della domanda europea“, riferisce Demirci, “è conseguenza della recessione dell’industria del cioccolato in quanto le nocciole turche sono utilizzate principalmente nella produzione di cioccolatini, la cui produzione è diminuita del 40%“.
“Nei miei 42 anni di esperienza nel settore delle nocciole, non ho mai assistito a una crisi del genere con i nostri prodotti“, si lamenta il veterano imprenditore, aggiungendo che la sua attività non aveva mai avuto tali difficoltà, nemmeno durante i conflitti regionali passati, come la Guerra del Golfo (1990 -1991).
Hasan Osman Sabir, presidente dell’Associazione degli esportatori di nocciole e prodotti del Mar Nero (KFMİB), ricorda che la produzione di nocciole è un’importante fonte di reddito per centinaia di migliaia di agricoltori nella regione agricola del Mar Nero, dove le piantagioni di nocciole sono comuni.
La maggior parte delle nocciole del mondo viene coltivata e lavorata in Turchia, che offre condizioni climatiche favorevoli. Secondo le statistiche ufficiali, il paese esporta nocciole in circa 100 paesi in tutto il mondo.
La previsione di produzione di nocciole per il 2022-2023, pubblicata dal Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste turco quest’estate, è di 765.287 tonnellate, con un aumento del 12% su base annua.
Il Ministro del Commercio turco Mehmet Mus ha avvertito lunedì che le incertezze causate dalla crisi ucraina potrebbero influenzare le merci vendute all’Unione Europea (UE), che è il più grande mercato di esportazione della Turchia e ha aggiunto che il Ministero sta lavorando sul diversificare i mercati di
esportazione, per contrastare la prevista diminuzione della domanda dal mercato dell’UE dovuta alla crisi energetica.
Fonte: Nuova Cina
Pubblicato 12-11-2022