L’Australia spinge sulla ricerca corilicola. In questo autunno, infatti, si è tenuto il lancio ufficiale dell’Australian Hazelnut Program of Research (AUSHAZ). Si tratta di un programma quinquennale da 2 milioni di dollari finanziato da AgriFutures Australia che sta lavorando per ottimizzare la produzione di nocciole nel Paese, sviluppare standard di qualità – e un quadro di riferimento per il settore – con l’obiettivo di guidare la crescita attraverso innovazione e comunicazione. A guidare il programma è la Charles Sturt University.
L’Australian Hazelnut Program of Research
Il programma è stato progettato in stretta sinergia con tutti gli attori del settore – ricercatori, coltivatori e grossisti – e l’Hazelnut Growers Australia è membro del comitato direttivo per supportare e direzionare il programma di ricerca.
A Forest Reefs, un piccolo villaggio nel Nuovo Galles del Sud, c’è un corileto sperimentale con 5.000 piante a dimora.
I previsti risultati della ricerca includono un’app per smartphone capace di rilevare i tassi di allegagione; un sistema online per la raccolta, la conservazione e l’analisi dei dati sulle nocciole; linee guida per l’essiccazione per coltivatori e trasformatori; sviluppo e test di nuovi sistemi per l’irrigazione, la nutrizione e la protezione dei corileti dalle incursioni di parassiti e malattie.
Le prospettive della ricerca
Il team di ricerca è guidato dal Professore Geoff Gurr della Charles Sturt University, riconosciuto come uno dei principali ricercatori del paese nel suo campo, che ha affermato come la ricerca sbloccherà il potenziale dell’industria australiana delle nocciole superando diverse barriere alla crescita. “Fornendo ricerche per aiutare l’industria australiana delle nocciole a migliorare le rese, la qualità e la redditività, l’attuale base di coltivatori sarà incentivata a espandersi – ha affermato il Professor Gurr -. Inoltre, gli investitori si renderanno conto del potenziale delle nocciole coltivate in Australia per sostituire i prodotti di qualità inferiore importati e saranno attratti dall’ingresso nel settore come piccoli coltivatori o grandi imprese commerciali”.
Con l’aumento costante dell’offerta locale, si prevede che anche la domanda di nocciole australiane crescerà, poiché i consumatori si renderanno conto della superiorità delle nocciole fresche rispetto a quelle importate.
Il dirigente esecutivo dell’HGIA, Trevor Ranford, ha affermato che le nocciole coltivate in Australia erano già molto apprezzate da negozi gourmet, ristoranti, pasticcerie e gelatieri. “L’anno scorso, l’Australia ha prodotto circa 580 tonnellate di nocciole in guscio – ha detto Ranford -. La ricerca condotta tramite il programma AUSHAZ sosterrà la crescita sostenibile di quei numeri per la prosperità a lungo termine del settore australiano delle nocciole”.
Fonte: Charles Sturt University e AgriFutures Australia
Pubblicato il: 20-12-2024