Dopo l’annuncio fatto il 30 luglio dal presidente turco Erdogan, un comunicato del TMO (Ufficio Turco dei Prodotti Agricoli) definisce meglio i dettagli economici e chiarisce che il prezzo di 54 lire al chilo, annunciato per nocciole in guscio, rappresenta un valore medio e tiene conto di diversi parametri.
In particolare precisa che il prezzo varierà in funzione della qualità nella seguente misura:
- 53 lire turche al chilo per la Giresun,
- 52 per la Levant,
- 51 per la Sivri ( varietà appuntita),
A questi valori occorre aggiungere gli aiuti di Stato per carburante e fertilizzanti in base alla zona, per cui il prezzo medio sarà di 54 lire al chilo. Inoltre tali prezzi si basano sulla resa del 50% in sgusciato ed è previsto un premio per rese superiori, come negli anni precedenti
Il TMO ha completato i preparativi delle infrastrutture di stoccaggio e di personale pertanto il ritiro inizierà il 22 agosto.
Nel frattempo non si sono fatti attendere i commenti all’annuncio fatto da Erdogan. Molti agricoltori turchi sono delusi perché si aspettavano un prezzo decisamente più alto per fare fronte agli aumenti del costo della vita e dei mezzi di produzione causati dall’inflazione della lira turca che nell’arco di un anno si è svalutata del 100% rispetto ad euro e dollaro americano.
In particolare si fa notare come il prezzo medio annunciato quest’anno sia inferiore in dollari a quello del 2021 e quindi in potere di acquisto, infatti quello attuale è equivalente a 3 dollari mentre quello dell’anno scorso corrispondeva a 3,5.
Occorrerà poi anche vedere come reagirà il mercato mondiale perché in Turchia si prospetta un ottimo raccolto per cui l’offerta mondiale sarà in aumento a fronte invece di un previsto calo della domanda da parte dei trasformatori.
Fonti: www.findiktv.com
Pubblicato: 3-08-2022