Sul fronte dell’import, invece, la situazione rimane sostanzialmente stabile rispetto al 2017.
Calano, e anche nettamente, i quantitativi di frutta secca esportata, mentre rimane sostanzialmente invariata, rispetto allo scorso anno, la situazione delle importazioni. E’ questa, in estrema sintesi, l’istantanea che Fruitimprese, su elaborazione di dati Istat, ha scattato al “giro di boa” del 2018 per quanto riguarda il comparto della frutta secca ed essiccata.
Più nello specifico, per quanto riguarda le esportazioni, nei primi sei mesi del 2018 i quantitativi si sono fermati a 24.969 tonnellate, rispetto alle 28.804 tonnellate del 2017. In termini percentuali, ciò significa un calo del -13,3%. Più contenuta la contrazione in termini di fatturato, che registra un – 3,8%: 185,44 milioni di euro da gennaio a giugno 2018, rispetto ai 192,8 milioni di euro dell’analogo periodo di un anno prima.
Per quanto riguarda le importazioni, la situazione presenta una sostanziale invariabilità rispetto al 2017. In questo caso i quantitativi movimentati sono stati infatti pari a 96.100 tonnellate, ovvero lo 0,2% in più sul 2017, quando avevano varcato i confini nazionali 95.933 tonnellate di frutta secca. Anche il valore generato è sostanzialmente analogo, con un +0,8% rispetto al 2017: 487,28 milioni di euro contro i 483,38 di un anno fa.
Dando uno sguardo agli altri generi ortofrutticoli, per quanto riguarda le esportazioni evidenziano una buona crescita di fatturato gli agrumi, al +13,8%, mentre sempre dal punto di vista del valore sono in segno negativo legumi e ortaggi (-2,3%), frutta fresca (-7,7%) e frutta tropicale (-3,2%).
Nelle importazioni, sono in netto calo i quantitativi di agrumi (-22%), mentre la frutta fresca è sostanzialmente stabile (- 2,7%). Crescono invece i quantitativi importati di legumi e ortaggi (+ 3,5%) e di frutta tropicale (+ 5,1%).
Pubblicato 27/09/2018
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