Frutta secca, ascesa inarrestabile: i dati Nielsen

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Da febbraio 2016 al gennaio di quest’anno la frutta secca a peso variabile ha fatto registrare vendite per 185,3 milioni di euro (+11,1%), mentre quella a peso imposto è cresciuta del 12,1% arrivando a 704,9 milioni. I dati Nielsen pubblicati da La Repubblica mostrano come la categoria si avvicini al miliardo di euro all’anno per la distribuzione.

Il prodotto più venduto sono le mandorle senza guscio che, nei dodici mesi in esame, hanno portato nelle casse della Grande distribuzione organizzata (Gdo) 89,4 milioni di euro, una cifra in progresso del 22%, seguite dalle noci con guscio con i loro 74 milioni di fatturato (+10%). In termini di importanza ci sono poi i pinoli senza guscio che valgono 49,8 milioni ma risultano in calo del 5,1%; andando ad analizzare nel dettaglio questa performance emerge però che il rosso è dovuto esclusivamente al calo dei prezzi di vendite, visto che i volumi risultano in aumento dello 0,9%. Superano ampiamente la soglia dei 40 milioni di vendite anche le arachidi senza guscio (48,6 milioni; +8,8%) e quelle con guscio (41,6 milioni; +8,9%), i pistacchi con guscio (44,5 milioni; +7,9%) e le noci senza guscio (47,7 milioni; +19,4%).

Le noci risultano dunque di gran lunga il prodotto più venduto – sommando le vendite con e senza guscio si arriva a un totale di 122 milioni di euro – seguite da mandorle (93 milioni), arachidi (90 milioni), pistacchi (53 milioni) e nocciole (29 milioni).

La frutta essiccata, invece, registra vendite per 119,6 milioni con una performance positiva del 7%. A questi valori va poi aggiunto il +23,1% (a 35,5 milioni) della frutta disidratata e il +6,4% (a 9 milioni) di quella ricoperta e pralinata.

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