Convegno Nocciolo 28-11-2019
Il Convegno si è svolto a Caprarola, a palazzo della Cultura, con la
partecipazione di Fareambiente, il sindaco di Caprarola Stelliferi, il
segretario degli Agronomi Petretti, Foragri, Multimediaform e la Cia. Il
convegno ha trattato alcuni temi di attualità del settore corilicolo, sia
politici che tecnici ed ambientali È stata discussa la presunta specifica
dannosità della coltivazione del nocciolo del viterbese alla luce della
vittoria di Assofrutti al Tar per l’annullamento di una ordinanza di un comune
viterbese che vietava l’impianto di nuovi noccioleti. L’evento si è svolto il
giorno 28/11/2019 alle ore 15 con l’obiettivo di fare informazione e
divulgazione nell’ambito corilicolo alla luce delle recenti polemiche nella
Tuscia sulla dannosità della corilicoltura.
Introduzione
Il dott. Notazio apre i lavori affermando che il settore della nocciola è sotto attacco. È opportuno fare buona informazione perché vengono attribuite responsabilità al settore che non è stato dimostrato essere riconducibili specificatamente alla coltivazione della nocciola. Il comune mette inoltre a disposizione anche 5000 euro per risorse umane e specifiche per fare campagna di informazione. Si fa riferimento al paradigma della sostenibilità con una citazione: non abbiamo preso la terra dai nostri padri ma in prestito dai nostri figli. Anche il sindaco informa che ci saranno sperimentazioni che coinvolgeranno anche l’Università della Tuscia per la corretta gestione della riserva del lago di Vico.
Interventi
Dott. Petretti, segretario agronomi
Il segretario degli Agronomi esordisce sottolineando la centralità del ruolo tecnico dell’agronomo in agricoltura e l’importanza di rivolgersi ai professionisti del settore. Nel settore corilicolo l’approccio fitopatologico è fondamentale per l’ottenimento di produzioni di qualità. L’agronomo fa notare l’atteggiamento di chiusura e paura di alcuni comuni limitrofi alle aree corilicole elette nei confronti delle novità. Vengono elencati poi gli strumenti e le strategie di intervento nel settore corilicolo; nello specifico si identificano in: linee guida valide, cartografia e strumenti come il Pan ed affini. Vengono delineati come sviluppi futuri l’istituzione di consorzi fitosanitari, assistenza tecnica e maggiore controllo e monitoraggio. Il segretario suggerisce inoltre alle autorità competenti la necessità di isitituire regolamenti intercomunali stabilire ossia un regolamento comune per tutti.
Stefano Bianchi, presidente Foragri
Il Presidente dopo una breve presentazione delle attività svolte da Foragri afferma che si fa buona agricoltura per una maggiore consapevolezza degli attori del sistema coinvolti per un potenziale notevole qualitativo e quantitativo. Sono state finanziate oltre 70000 aziende per un investimento totale nella formazione di oltre 3500000 di euro basandosi su tre piani formativi di sostegno alla qualità del sistema produttivo, per stimolare esperienze di crescita. Un aumento della domanda favorisce investimenti e qualità tecniche. Bianchi esprime un tema su cui sta lavorando Foragri che ha come obiettivo quello di innalzare la capacità di fare buona agricoltura. Stanno in particolare tentando la strada della Certificazione delle Competenze: certificare le competenze per migliorare la competitività delle aziende.
Dott. Mauro, Multimediaform
Dopo aver ringraziato Foragri per aver avuto un ruolo attivo nella organizzazione del convegno il dott. Mauro ricorda che il settore corilicolo italiano è il secondo al mondo per quantità prodotta mentre la Tuscia è interessata dal 43% della produzione nazionale. Entro il 2025 invece dovrà essere di altre 20000 tonnellate l’incremento della produzione nazionale. Vengono elencate le novità principali del settore corilicolo. La filiera corta ed azzerata costituiscono modalità sempre più utilizzate insieme all’e-commerce. Per quanto concerne la nuova agricoltura 4.0 le novità sono rappresentate da robot e droni per diserbo e raccolta. Altri ritrovati del microfarming vanno a soddisfare anche altre esigenze come quelle irrigue. L’utilizzo agronomico di portinnesti non polloniferi potrebbe consentire invece un aumento della produttività a fianco di una diminuzione delle spese colturali. Viene ribadito il concetto di formazione del personale non solo tramite attestati qualificanti ma anche attraverso le key-competence. Infine viene sottolineato che l’Italia importa circa 95000 t di nocciole di bassa qualità prevalentemente dal Cile esportando invece circa 65000 t però di alta qualità.
Dott. Pini, Cia
Il responsabile regionale della Cia afferma che è un momento difficile per il settore perché è sotto attacco. Bisogna quindi difendere il comparto corilicolo. Però il nostro è il settore più specializzato, con diverse OP, sempre più importanti perché in futuro le risorse economiche passeranno attraverso queste organizzazioni. Bisogna puntare su una agricoltura sostenibile, consapevole ed integrata. Viene ricordato che il 60% dei fitofarmaci viene utilizzato in viticoltura. Dai dati statistici sui tumori della provincia di Viterbo emerge che gran parte derivano dal silicio.
Prof. Pepe
Il Professore fa riferimento in apertura ad un ambientalismo ragionevole. Il settore va difeso dagli attacchi gratuiti. L’agricoltore è il primo difensore dell’ambiente e sa come regolarsi. No all’uso indiscriminato di fitofarmaci. Viene promossa una economia circolare ed uno sviluppo sostenibile. Il modello verso cui orientarsi non è quello della decrescita come paventato da Latouche, ma piuttosto un ambientalismo ragionevole dove trova spazio la tecnologia ed un uso razionale delle risorse. Viene tracciata dal Professore una equazione che collega valore e cultura, sottolineando la centralità della biodiversità naturale e culturale. Dopo un cenno a territori che stanno subendo pesanti spopolamenti si cita il rischio idrogeologico. La tecnologia può essere un valido strumento a favore della produzione di qualità. Non solo sostenibilità ma anche maggiore sviluppo. Ambiente valore dello stare bene, dobbiamo puntare al benessere ed alla felicità in una economia possibile.
Mascagna, Assofrutti
La parola viene ceduta al Presidente di Assofrutti Mascagna a proposito della sentenza del Tar che ha visto annullare l’ordinanza del comune di Grotte di Castro che in sostanza vietava l’impianto di nuovi noccioleti affermando che questo risultato deve essere soltanto un inizio.
Il sindaco Stelliferi in chiusura fa un intervento in piena sintonia con il clima del convegno svoltosi ed in particolare con la posizione ambientalista espressa dal Prof. Pini che sostanzialmente non condanna il comparto nocciola. Il primo cittadino di Caprarola afferma che andrebbe fatto sistema sul territorio e creata quindi sinergia per non solo attrarre ma anche trattenere i turisti.
In chiusura il Dott. Notazio dice che formazione ed informazione sono degli ottimi strumenti: l’uomo infatti tra tutti i mali non avrà scampo solo dall’ignoranza.
Autore: Dott. Agr. Christian Chiani
Pubblicato 15-12-2019
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