Come sta andando la campagna corilicola? Intervista a Gianluca Griseri dopo il convegno di Cherasco.

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Anche quest’anno il tradizionale convegno corilicolo di Cherasco (CN), organizzato da Confagricoltura Cuneo il 28 maggio, ha fatto centro, richiamando un folto pubblico di tecnici e di agricoltori non solo da tutta Italia, ma anche dall’estero.
Abbiamo intervistato Gianluca Griseri, tecnico corilicolo titolare di Nocciolo Service e vice presidente di Agrion, che, oltre ad essere uno degli organizzatori dell’evento, è anche un attento osservatore della corilicoltura piemontese e nazionale.

C’è aria di soddisfazione in Confagricoltura per l’ennesimo successo di pubblico del convegno di Cherasco. Quali sono a suo avviso le ragioni di questo lusinghiero risultato?

Certamente sì, grande soddisfazione per aver centrato ancora l’obiettivo: finalmente il convegno si è tenuto nuovamente in presenza con una grande affluenza in sala di agricoltori e operatori della filiera, ma anche numerosi accessi alla diretta streaming. Credo che le ragioni di un risultato che da anni premia i nostri sforzi stiano proprio nell’impegno che mettiamo nell’ organizzare e gestire questo evento: grande attenzione nello scegliere i temi da trattare, la professionalità e la competenza dei diversi relatori che negli anni si sono avvicendati sul palco del PalaExpo di Cherasco.

Sicuramente state già pensando alla prossima edizione. Intendete rivoluzionare la formula oppure, visto che squadra vincente non si cambia, manterrete sostanzialmente analoga impostazione ponendo l’attenzione su argomenti di attualità?

Terminata l’ottava edizione del convegno, occorre già pensare al prossimo anno. E’ vero che “squadra che vince non si cambia” e devo dire che Confagricoltura Cuneo si è dimostrata ancora una volta un gruppo vincente. Per rendere questo appuntamento sempre più interessante, ogni anno occorre inserire qualcosa di nuovo. In collaborazione con la ditta Chianchia, quest’anno, si sono organizzate una serie di “prove in campo” di macchinari dedicati alla coltivazione del nocciolo che hanno riscosso interesse da parte dei corilicoltori, e questa innovazione sarà sicuramente ripetuta e ampliata nella prossima edizione.

Lei è anche un tecnico corilicolo e, come tale, molto attento a tutti i fattori biologici e climatici che nel corso della stagione possono condizionare il risultato finale. Come si prospetta attualmente il raccolto piemontese del 2022?

La produzione di nocciole in Piemonte per la campagna di raccolta 2022 sembra per ora buona, sia negli impianti più giovani sia in quelli più datati. Si prospetta, dunque, un raccolto abbondante un po’ in tutte le zone. Dal punto di vista climatico stiamo assistendo ad una campagna anomala dove molte delle situazioni illustrate al convegno in relazione ai cambiamenti climatici si stanno sfortunatamente delineando. Se la siccità delle ultime settimane dovesse persistere, la produzione potrebbe subire danni, in primis sulla quantità, ma soprattutto sulla qualità delle nocciole raccolte.

E nel resto d’Italia?

Arrivano segnali positivi un po’ da tutta Italia, dal Lazio, dalla Campania e dalla Sicilia, ma anche dalle nuove zone di produzione nocciole come l’Umbria, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia, la Toscana; non dimentichiamoci inoltre la Turchia, dove, se la scorsa campagna di produzione era risultata scarsa, oggi le aspettative sul nuovo raccolto nocciole sono assolutamente buone.

Sappiamo che cascola fisiologica delle nocciole e cimici, in particolare quella asiatica, sono sempre in agguato e tengono i corilicoltori col fiato sospeso fino alla fine. Qual è attualmente la situazione in Piemonte a proposito di questi due problemi?

Si è fatto molto e si sta ancora facendo molto contro la cimice e nella ricerca delle possibili cause che determinano fenomeni di cascola anticipata delle nocciole. Grazie ad un capillare monitoraggio e ad efficace coordinamento tecnico Agrion, la “Fondazione per la ricerca l’innovazione e lo sviluppo tecnologico dell’agricoltura” della Regione Piemonte, in collaborazione con le Organizzazioni di Produttori e tutte le Organizzazioni Professionali, settimanalmente pubblica dei bollettini tecnici che hanno il compito di indirizzare l’agricoltore verso una corretta difesa del proprio noccioleto. I prossimi giorni saranno determinanti e, a seconda delle zone, e con i pochi mezzi a disposizione si dovrà iniziare ad intervenire contro la cimice.

Dopo le scarse soddisfazioni del 2021 e la crescita dei costi di produzione, qual è lo stato d’animo dei produttori piemontesi?

Naturalmente c’è molta attesa, come ho detto la produzione sembra essere buona, ma è ancora presto per tirare le somme. Gli aumenti degli ultimi mesi, hanno colpito tutte le principali voci relative ai costi di produzione: gasolio agricolo, energia, concimi, antiparassitari e chi ne ha più ne metta. C’è preoccupazione tra gli agricoltori, alcuni di questi aumenti sono inspiegabili, di difficile interpretazione, frutto di semplici speculazioni che, però, colpiscono in modo trasversale l’intera produzione agroalimentare italiana. Non ci resta che attendere e vedere come si evolverà la situazione. Nella speranza dell’arrivo di qualche pioggia, intanto godiamoci le stupende immagini di questa nuova campagna…… augurando a tutti una campagna corilicola ricca di soddisfazioni.

Copyright: NocciolaRe

Pubblicato 21-06-2022

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