La corilicoltura calabrese è un comparto che, pur notevolmente distante per dimensioni da quella delle altre principali regioni produttrici, merita attenzione per l’incremento produttivo registrato negli ultimi anni, nonché per l’impatto socio-economico sull’economia dell’area di produzione. La coltivazione è, infatti, circoscritta in un ambito territoriale piuttosto limitato, che riguarda in special modo alcuni comuni delle province di Catanzaro e Vibo Valentia, nei quali costituisce una valida alternativa produttiva e l’unica soluzione per un’utilizzazione economica di importanza significativa di superfici caratterizzate da forti limitazioni dell’ambiente fisico.
Anche a motivo dei buoni prezzi che il prodotto ha spuntato nel periodo 2004-2007, i coltivatori hanno manifestato un maggiore interesse ad introdurre innovazioni nella tecnica di coltivazione e a migliorare i rapporti con il mercato. Nello stesso tempo, le coltivazioni più marginali sono interessate da un fenomeno di abbandono destinato nel tempo a diventare irreversibile.
Autori: Antonio Clasadonte – ARSAC Ce.D.A. n. 15 di Serra San Bruno (Vibo Valentia)
Luigi Mennella, Domenico Tosco – Centro Formazione in Economia e Politica della Sviluppo Rurale di Portici (Napoli)
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Pubblicato: 22-2-2021